Il momento storico per Stellantis non è di certo dei migliori, con i problemi di produzione che mettono in crisi un altro marchio.
Non è di certo un mistero il fatto che in questi anni il Gruppo Stellantis non sia di certo al suo apice per quanto riguarda la stabilità da un punto di vista imprenditoriale e delle vendite. Diversi stabilimenti hanno già chiusi, come quello di Bielsko-Biala in Polonia, dove produceva i motori 1.3 Multijet Firefly europei, con la FIAT che aveva avuto grandi vantaggi da questo stabilimento.
Ora però è tempo di profondi rinnovamenti e anche in Italia si vede come le fabbriche stiano soffrendo moltissimo. Per prima cosa è evidente come Mirafiori sia in condizione molto complicate, con la FIAT 500e che ha interrotto la sua produzione fino all’11 ottobre, e non migliora di certo nel momento in cui si volge lo sguardo verso Pomigliano d’Arco.
La sede campana è il luogo nel quale viene progettata la FIAT Panda, con questa che è l’auto più venduta in tutta Italia, con i dati che evidenziano numeri al di sopra dei 100 mila esemplari sia nel 2022 che nel 2023. Ora però la richiesta è minore, ma non è solo la FIAT a preoccupare perché ora ci sono dei grossi ritardi anche per un’altra azienda.
La C3 è una delle auto storiche di casa Citroen, tanto è vero che da diverso tempo si fa apprezzare anche per essere il modello che sta ottenendo ottimi risultati nel mondo dei rally. Il WRC2 in Cile ha visto vincere proprio Rossel con questo modello che oggi è uno dei più economici sul mercato. Le dimensioni prevedono un veicolo da 402 cm di lunghezza, una larghezza da 176 cm e un’altezza da 157 cm.
Questo le dà modo di essere omologata per cinque persone, con lo schermo centrale touch screen che si mostra con una grandezza di ben 10 pollici. Il motore è un 3 cilindri da 1199 di cilindrata e che ha modo di erogare fino a un massimo di 101 cavalli, con consumi di soli 5,4 litri ogni 100 km per un costo di 14.990 Euro.
La Citroen C3 inoltre era una delle auto che si poteva acquistare con il leasing sociale e avrebbero dovuto consegnarla ai clienti entro il 30 settembre 2024. 5000 clienti stanno aspettando la loro auto, con i vantaggi del Governo che saranno di 13 mila Euro fino al 30 settembre, ma con questi ritardi diventeranno solo di 7 mila, con gli altri 6 mila che saranno a carico di Stellantis.
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