Nuovi guai per il Gruppo Stellantis, sempre più spesso al centro delle polemiche in Italia negli ultimi tempi. E’ accaduto un imprevisto.
Per il Gruppo Stellantis il periodo di alti e bassi nel rapporto con il nostro paese non sembra ancora essere arrivato alla propria conclusione. Il 2024 è stato sin qui una montagna russa per la holding multinazionale con sede olandese, arrivata ai ferri corti con il Governo per via di una produzione sempre più ridotta di auto nei confini italiani. Questo fino ai fatti che hanno riguardato l’Alfa Romeo Junior prima e la Fiat Topolino poche settimane più tardi.
Quanto vi stiamo per raccontare si lega proprio alla questione sulla piccola minicar della casa di Torino, di cui ben 134 unità sono state sequestrate al porto di Livorno. Il motivo? La banda Tricolore esposta sulla fiancata, che non è stata gradita dalle autorità. La vettura è infatti prodotta in Marocco, e per questo, il tricolore potrebbe indurre i clienti a pensare che sia un prodotto Made in Italy in modo erroneo, una cosa che la Legge Finanziaria del 2003 – comma 49 dell’articolo 4 – impedisce in modo tassativo. Un altro brand ha colto la palla al balzo e mandato una discreta frecciata a Stellantis, rifacendosi proprio al caso della Topolino e del nostro Tricolore.
Stellantis, arriva la risposta di Microlino
Va detto che oltre alla Fiat Topolino, prodotta in Marocco, anche sulla Fiat 600, che nasce invece in Polonia, a Tychy, è stato rimosso il Tricolore. Questo ha portato alla risposta di una competitor: si tratta del brand Microlino che ha ora deciso di mandare una stoccata al gruppo Stellantis, in quella che sembra essere diventata una questione molto complicata per l’azienda. Per chi non lo conoscesse, Microlino è un brand che produce auto con licenza svizzera: tuttavia, la costruzione di queste minicar avverrà in Italia.
In particolare, lo stabilimento di produzione è situato a La Loggia, nei pressi di Torino: in queste settimane è stata quindi presa una decisione molto forte da parte del brand elvetico. Infatti, su queste minicar sarà presente il Tricolore, in modo da sottolineare il fatto che questi modelli sono prodotti in Italia. Si tratta di una provocazione, nemmeno troppo velata, al Gruppo Stellantis che proprio su questo argomento si è dovuta battere nei giorni scorsi, decidendo poi di rimuoverlo dalle sue auto. E pensare che tra la holding multinazionale olandese e l’Italia c’era stato un chiarimento in queste settimane.
Ovviamente, Microlino è un’azienda a sé stante e non ha niente a che fare con il Governo, ma sarà ora interessante vedere quella che sarà la posizione dell’esecutivo su questa vicenda. Infatti, Microlino produce in Italia, ma a tutti gli effetti è un’azienda straniera, avendo sede legale in Svizzera. La sensazione è che la partita sia ancora tutta da giocare.