Stellantis sta per passare un brutto quarto d’ora per un’inchiesta che riguarda uno dei suoi marchi più famosi: su alcuni modelli di punta c’è un problema da affrontare
La casa automobilistica di origine italiana deve fare i conti con i controlli strettissimi negli Stati Uniti d’America e uno dei brand controllati deve rivedere alcuni particolari dei modelli più in voga. Un maxi richiamo che coinvolge quasi 300mila esemplari di una famosissima marca a stelle e strisce.
Bisogna tornare indietro al 2019, per esattezza al mese di aprile di quell’anno, per parlare dei problemi di sicurezza riscontrati da Fiat Chrysler Automobiles (ancora non esisteva Stellantis), che hanno portato ad un maxi richiamo di quasi 300.000 esemplari di Dodge Dart, fabbricati tra il 2013 e il 2016. Il motivo? Boccole dei cavi del cambio che potrebbero deteriorarsi notevolmente. A tal punto che i cavi del cambio potrebbero staccarsi da tali trasmissioni, con conseguente rottura del sistema automatico di marcia.
A partire da 41 questionari inviati ai proprietari di veicoli, l’elenco comprendeva inoltre 1.241 richieste di assistenza clienti, 2.344 ordini di riparazione pagati e 6.579 altre varie segnalazioni di assistenza, relative alla condizione di richiamo. In base a quanto riferito dall’Office of Defects Investigation della NHTSA, anche la boccola di riparazione presenta guasti assolutamente innaturali.
I reclami riguardano cavi del cambio usurati o disallineati e il distacco di questi ultimi su veicoli su cui era stata installata la boccola di riparazione senza alcun costo per i proprietari. Se questa indagine approfondita, che dura da anni, dovesse portare ad un effettivo richiamo per ogni veicolo coinvolto, Stellantis sarebbe costretta ad operare in Nord America un maxi richiamo per ben 299.000 esemplari della berlina compatta di casa Dodge.
I veicoli interessati sono stati prodotti per i modelli dal 2013 al 2016 e sono gli stessi di derivazione Alfa Romeo. La Dodge Dart ha avuto un periodo piuttosto limitato sul mercato statunitense, anche perché presentava diversi problemi legati al design e alla qualità, che non l’hanno mai fatta decollare definitivamente. Per la Dodge le vendite sono piuttosto negative a causa delle specifiche deludenti e dei prezzi esorbitanti della Charger Daytona, modello successivo che però non ha risollevato le sorti del marchio.
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