Stellantis prende una drastica decisione, con la notizia che fa scoppiare lo scandalo e la polemica in Italia.
In questi anni si è parlato moltissimo delle difficoltà che attanagliano il Gruppo Stellantis, con il colosso italo-francese che non sta passando un bel periodo nemmeno con il Governo italiano. Le motivazioni sono diverse, partendo per esempio dal fatto che non vi è stato modo di trovare degli accordi tra la produzione di auto nel Belpaese e sovvenzioni statali sull’elettrico.
Non sono mancate inoltre le nette e chiare punzecchiate pubbliche da un lato e dall’altro, con Stellantis che dunque valuta una serie di operazioni che non sono troppo favorevoli all’Italia. Lo si vede anche con ciò che sta accadendo negli stabilimenti del Belpaese, partendo dal fatto che Mirafiori continua a essere prossimo a diverse chiusure.
Da settembre fino all’1 novembre infatti non vi è stata la possibilità di produrre le auto elettriche della FIAT 500e, un modello che non riesce davvero a farsi apprezzare come vorrebbe sul mercato. Quando tutto sembrava finalmente volgere per il meglio, purtroppo giungono altre pessime notizie, con il crollo che è davvero molto doloroso.
Non c’è davvero pace per i lavoratori dello storico stabilimento di Mirafiori, con questi che dunque devono fare ancora una volta i conti con la crisi del settore. Stellantis infatti ha deciso di bloccare ancora una volta la produzione nello stabilimento piemontese per tutto il mese di dicembre, con questa scelta che non riguarda solo la FIAT 500e.
Oltre a essa infatti non saranno prodotti anche tutti i modelli di casa Maserati che sono di produzione Mirafiori. La situazione inoltre peggiora ancora di più nel momento in cui si deve guardare al crollo del Gruppo anche negli altri stabilimenti, con lo stesso Pomigliano d’Arco che non vive di certo un momento brillante e con la cassa integrazione che è alternata.
Fa inoltre dispiacere il fatto che alcuni nuovi modelli del Gruppo, come l’Alfa Romeo Junior o la FIAT Topolino, senza dimenticare la nuova Grande Panda, siano tutte prodotte all’estero, tra Polonia, Marocco e Serbia. Stellantis però continua a dire in modo chiaro e deciso che punta moltissimo sull’Italia, ma le parole non sembrano essere del tutto corrispondenti ai fatti, con il Gruppo che ora dovrà prendere delle chiare decisioni perché non si può continuare a scherzare sulle pelle di migliaia di lavoratori che meritano di conoscere il proprio futuro.
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