Imponente campagna di richiamo per i Stellantis. Ecco i modelli coinvolti e l’anomalia riscontrata dal costruttore
L’industria automobilistica è ancora sotto i riflettori ma questa volta non per celebrare innovazioni o successi. Un clamoroso passo falso riguarda questa volta Stellantis. Una di quelle notizie che nessun automobilista vorrebbe sentire e nessuna Casa automobilistica vorrebbe dare.
Rogne, richiami, tempo perso, costi immani per la casa. Tutta la trafila di seccature, e talvolta di grossi problemi, che nasce dalla scoperta di un grosso e pericoloso difetto. Per Stellantis è arrivato il temuto momento del richiamo. Vediamo le dimensioni del problema e quali modelli sono coinvolti.
Il velo di mistero è stato finalmente sollevato, rivelando la natura del problema che ha portato Stellantis a prendere una decisione tanto drastica. Al centro della questione si trova un difetto nel software del sistema frenante antibloccaggio, un componente cruciale per la sicurezza dei veicoli moderni. Questo malfunzionamento non è da sottovalutare. Potrebbe infatti aumentare il rischio di incidenti, mettendo potenzialmente in pericolo la vita di milioni di automobilisti.
Il richiamo, annunciato ufficialmente sabato, coinvolge la bellezza di 1,46 milioni di veicoli a livello globale. La parte del leone in questo maxi richiamo la fanno i pick-up Ram 1500, con circa 1,23 milioni di esemplari prodotti tra il 2019 e il 2024 solo negli Stati Uniti. Ma il problema non si ferma ai confini americani: 159.000 veicoli in Canada, 13.000 in Messico e altri 61.000 sparsi per il mondo.
Il difetto riscontrato potrebbe causare la disattivazione del sistema di controllo elettronico della stabilità, rendendo i veicoli non conformi agli standard federali di sicurezza. In pratica, è come se il cervello elettronico dell’auto perdesse improvvisamente una parte fondamentale delle sue capacità, lasciando il conducente privo di un importante alleato nella gestione del veicolo in situazioni critiche.
Stellantis ha cercato di rassicurare, precisando che in caso di guasto, le spie di vari sistemi di sicurezza si accenderebbero all’avvio del veicolo, segnalando il mancato funzionamento. Inoltre, la casa automobilistica ha sottolineato che la frenata di base continuerebbe a operare normalmente.
Come se non bastasse, Stellantis ha dovuto annunciare un ulteriore richiamo che coinvolge circa 33.000 Jeep Gladiator e Wrangler, per un possibile cortocircuito interno al quadro strumenti. Un problema apparentemente minore ma che si aggiunge a un quadro già complesso. Insomma, i guai non vengono mai da soli. E questo è un problema seccante per i proprietari e per Stellantis,
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