Stellantis, nuove grane per il gruppo: si passa per vie legali, cosa sta succedendo

Nuove grane per il Gruppo Stellantis. Cosa sta succedendo al colosso italo-francese e perché ora si passa per vie legali.

Nel bene e nel male Il Gruppo Stellantis è sempre al centro delle cronacheIn questo caso però, non ci sarebbe nulla di entusiasmante dal punto di vista produttivo, trattandosi di una controversia che rischia di passare per vie legali.

Dunque, dopo le fastose celebrazioni per i 125 anni di FIAT con la presentazione della nuova 500e Giorgio Armani e della Grande Panda, mescolate con le insistenti voci di collaborazione con la Cina (compresa la cessione di due marchi storici come Innocenti e Autobianchi), ora arriva un’altra clamorosa notizia.

Serbatoio dell’auto a prezzo altissimo, Stellantis fa causa al fornitore

La vicenda ruota attorno ad un’azienda, la Spectra Premium Mobility Solutions con quartier generale del Quebec, che a Stellantis fornisce i serbatoi per il carburante da montare sul minivan ibrido plug-in Chrysler Pacifica. Ebbene, l’amministratore delegato Carlos Tavares  si sarebbe affidato ai legali dopo la minaccia della compagnia di interrompere il servizio, che avrebbe potuto portare ad uno stop obbligato delle operazioni di assemblaggio dei veicolo presso lo stabilimento di Windsor.

La principale ragione del contenzioso sarebbe da ritrovarsi in una sorta di “ricatto” (poniamo obbligatoriamente tra virgolette). Il pratica il fornitore avrebbe imposto il rialzo del costo delle componenti del 12,5%, con retroattività all’1 gennaio, minacciando di non effettuare più la distribuzione in caso di rifiuto a pagare quanto richiesto.

Serbatoio auto prezzo altissimo
Serbatoio, Stellantis fa causa al fornitore – Derapate.allaguida.it

A dispetto di quanto si possa credere la Tribunale Distrettuale della contea di Oakland ha dato ragione al produttore, respingendo la richiesta del colosso automobilistico di imporre allo stesso un ordine restrittivo temporaneo, con conseguente obbligo di non alterare i costi stabiliti in precedenza nel contratto.

Data la sentenza, il problema comunque resta e potrebbe pure aggravarsi. Dal canto suo Stellantis ha ipotizzato una possibile riduzione del personale, oltre che danni finanziari molto importanti, ma per il momento, battaglie a carte bollate a parte, John Elkann e soci hanno dovuto accettare la realtà aprendo i cordoni della borsa per evitare il male peggiore.

Da quanto si apprende, però, sullo sfondo e lontano dalla luce del sole, i tentativi di pressione verso tutti i fornitori delle componenti necessarie alla costruzione di un’auto, sarebbero continui e reiterati con la speranza, vana, di ridurre le spese produttive. Come abbiamo visto, infatti, per la legge gli accordi presi tra due parti non costituiscono un obbligo contrattuale esecutivo.

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