Il gruppo Stellantis sta avviando il proprio rilancio, e per farlo necessità di forze fresche nelle proprie fabbriche. Partono migliaia di assunzioni in uno degli impianti di produzione più importanti.
Sono anni complessi per il gruppo Stellantis, che da circa un anno ha avviato una rivoluzione nel proprio management utile a ristabilire un minimo di gerarchie e guidare il proprio rilancio. Dopo le dimissioni di Carlos Tavares, maturate esattamente 12 mesi fa, il ruolo di CEO è passato ad Antonio Filosa, che ha puntato sugli USA per guidare la rinascita del gruppo, guidando le operazioni dal proprio ufficio di Detroit.
Già ad inizio autunno, Stellantis aveva annunciato pesanti investimenti negli Stati Uniti d’America, così da potenziare la produzione di due marchi chiave come Jeep e Ram, avviando migliaia di assunzioni e creando nuovi posti di lavoro. Ebbene, secondo quanto reso noto dal sito web “Autoevolution.com“, fonte molto affidabile, pare che il gruppo abbia dato il via ad una nuova fase di assunzioni, con l’obiettivo di ampliare la propria capacità produttiva. Andiamo a scoprire dove opererà la nuova forza lavoro, l’Italia non ne trae alcun beneficio.
Stellantis, più di 1.000 assunzioni nello stabilimento di Windsor
In base all’annuncio più recente, il gruppo Stellantis ha assunto oltre 1.000 persone per lo stabilimento di Windsor, in Canada, situato nella regione dell’Ontario. L’obiettivo è quello di creare un terzo turno di lavoro, così da velocizzare la produzione di modelli come la Dodge Charger, la Chrysler Pacifica ed il minivan Chrysler Voyager. All’inizio del 2026, per la precisione, il gruppo vuole creare un totale di 1.500 posti di lavoro per il nuovo turno che è stato appena introdotto. Coloro che sono stati colpiti dalla pausa operativa presso la struttura di Brampton, dal canto loro, riceveranno il 70% del loro stipendio e delle prestazioni sanitarie.
Stellantis punta dunque molto forte sullo Windsor Assembly Plant, mentre a Brampton, stabilimento il cui futuro resta incerto, a breve inizierà la produzione di modelli come la nuova Dodge Charger R/T a sei cilindri e la Dodge Charger con motore termico a quattro porte. Entrambi i modelli esordiranno nel primo trimestre del prossimo anno. Il rilancio del gruppo di John Elkann parte dunque dagli USA, e le tante assunzioni in corso ne sono una conferma. Vedremo se in Europa accadrà ugualmente.
