Incredibile ma vero, il colosso Stellantis dovrà risarcire un numero incredibile di clienti per questo difetto di fabbrica evidente.
Non tutto nel mondo dell’automobilismo fila liscio come l’olio. Quando si acquista una vettura nuova di zecca ci si aspetta che sia appena uscita dalla fase produttiva ed abbia superato tutti i test di sicurezza e di stabilità, così da garantire al compratore l’utilizzo di un’auto moderna, confortevole e senza problemi. In una parola: perfetta.
Purtroppo è capitato a volte che non fosse proprio così. Esistono infatti numerosi difetti di fabbricazione, che possono riguardare una singola auto, dunque un errore umano infinitesimale dal lato produttivo e progettuale, ma anche delle carenze che si spostano su larga scala. Veri e propri modelli che vengono immessi sul mercato con difetti ed imperfezioni piuttosto evidenti ed ingombranti.
È ciò che è successo ad un noto modello prodotto dal colosso Stellantis, la holding automobilistica che si occupa della gestione e della produzione di circa 15 marchi di primo livello tra Europa e resto del mondo. La società che fa capo alla famiglia Agnelli-Elkann dovrà infatti porre rimedio ad un difetto di fabbrica che sta portando a numerosi disagi.
Il modello in questione è la nota Citroen C3, nella sua ultima edizione, che pare aver riscontrato in numerosi prototipi un difetto piuttosto chiaro riguardante gli airbag. Il sistema di sicurezza, posizionato dietro a volante e cruscotto, è un vero e proprio salvavita. Ma se fallato rischia di rappresentare un pericolo per automobilisti e passeggeri.
Le lettere di richiamo da parte di Stellantis, per poter aggiustare tale mancanza, sono partite da circa un anno. Ma sarebbero ben 600.000 le C3 vendute in Europa con questo difetto all’airbag. Tra l’altro sarebbe pericoloso e delicato guidare un’auto con il sistema di protezione a rischio esplosione, tanto che l’incidente capitato ad una sventurata ragazza di Catanzaro a luglio potrebbe rifarsi proprio a questo problema.
In Francia sono partite le cause per poter permettere agli automobilisti un risarcimento tra gli 8 mila ed i 12 mila euro, almeno secondo una legge statale. “Stellantis è attenta a non parlare della faccenda, ma noi con questa azione legale chiediamo innanzitutto che gli airbag vengano sostituiti il più rapidamente possibile” – ha ammesso l’avvocato David Guyon, chiamato in causa per mettere in moto la procedura legale.
Ed in Italia? Non esiste una legge ad hoc sui richiami auto e sui pericoli dei difetti di fabbrica, ma molte associazioni dei consumatori stanno lavorando per dare una mano a coloro che possiedono la Citroen C3 difettosa.
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