I semafori sono ormai considerati sempre più antichi, per questo motivo giunge una rivoluzione che stravolgerà la mobilità.
Il Governo Meloni sta cercando in tutti i modi di rinnovare quanto più possibile la mobilità nelle strade cittadine, con il cambio del Codice della Strada che è una tematica che da tempo fa discutere. La Premier ha lasciato campo libera al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, con la sua volontà di rivoluzionare il Codice della Strada che ormai è nota a tutti.
Si sta parlando moltissimo di quello che sarà il prossimo concetto di autovelox, ma allo stesso si parla anche di come si arriverà alla creazione di un sistema che possa garantire quanta più sicurezza possibile ai cittadini. L’intento dunque è quello di ridurre i rischi, anche a costo di alzare sensibilmente il numero delle multe che possono essere emesse agli automobilisti.
Ecco allora come si sta andando anche verso un clamoroso cambiamento che andrebbe a comprendere anche il semaforo. Una decisione che avrebbe davvero dell’incredibile, ma che a quanto pare è davvero molto vicina dal potersi concretizzare e ora saranno moltissimi coloro che avranno bisogno di delucidazioni e chiarezza sulla tematica.
Semafori in Italia: attenzione allo stop
Si tende a pensare che i semafori siano dei dispositivi esclusivi delle auto e dunque siano solo questi mezzi, assieme ad autobus e moto, a doversi fermare. Molto spesso vediamo nelle nostre città i ciclisti che non si curano minimamente del colore del semaforo e partono per la propria strada senza il benché minimo giudizio, rischiando seriamente di farsi male e di causare degli incidenti.
Lo stesso discorso vale anche per i pedoni, con il concetto di strisce pedonali che non è valido nel momento in cui dal proprio lato vi è il rosso a segnalare lo stop. Con la riforma del Codice della Strada dunque si rischia di andare sempre di più nella direzione che porterà a un inasprimento delle pene, con i ciclisti che vedranno aggiungere nelle strade una linea di arresto al semaforo.
In questo modo anche loro sapranno perfettamente dove fermarsi, il che sarà leggermente in posizione più avanzata rispetto al punto di stop delle automobili. La decisione deriva dal fatto che, così facendo, sarà possibile far scattare il prima possibile le bici dopo il verde, dunque agevolando la loro partenza. Questa innovazione sarà però applicabile solo a quelle strade che presentano una sola corsia e dove non è presente la pista ciclabile, con i ciclisti che dunque sono avvisati.