Cambia la decisione sulla ZTL, nuova decisione ufficiale in Italia. Cambia tutto quanto, ecco che cosa sta succedendo.
Il tema della sosteniblità ambientale ha un ruolo sempre più predominante nelle agende politiche, non soltanto quelle internazionali e nazionali ma anche quelle locali. Anche in Italia, soprattutto nelle grandi città mantenere sotto controllo la qualità dell’aria e limitare le emissioni dannose, provando a ridurre i livelli d’inquinamento che tanti disastri hanno creato nel corso degli anni, è diventata una priorità. Molte regioni hanno dei piani appositi per le zone più “trafficate”.
La mobilità ha ovviamente un ruolo fondamentale nel raggiungere questo traguardo visto l’impatto che i mezzi di trasporto hanno avuto nel corso dei decenni. Oggi sono in vigore in diverse città italiane già restrizioni piuttosto importanti sui veicoli più datati e dunque considerati maggiormente inquinanti in base al sistema di omologazione previsto dall’Unione Europea. Sempre più veicoli sono destinati a rientrare nel pacchetto di quelli sottoposti a limiti di circolazione, ma il dibattito su questo fronte è ancora molto acceso. In Italia il parco auto è uno dei più vecchi d’Europa, manovre di questo tipo dunque finiscono con il coinvolgere moltissimi cittadini e con l’avere un impatto piuttosto importante dal punto di vista economico per chi ne è coinvolto.
Ztl, cambia tutto a Roma: la regione blocca il divieto
A Roma l’eventuale stop alla circolazione delle auto diesel Euro 4 e 5 nella ZTL Fascia Verde è stata a lungo oggetto di feroce dibattito. La misura sarebbe dovuta scattare a partire dal primo Novembre sino al mese mese di marzo del 2026, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30, ma i tantissimi cittadini coinvolti dalla manovra possono tirare un sospiro di sollievo: potranno continuare a circolare senza problema.

La Regione, preso atto delle numerose polemiche sulla questione, ha deciso di dare il via libera a questi modelli e di fermare la misura. Restano invece soggette al divieto e per questo rischiano la sanzione in caso di ingresso nell’area le auto a benzina fino a Euro 2 e quelle diesel fino a Euro 3.
Il Comune, però, dovrà mettere in atto delle misure che possano compensare la circolazione delle auto diesel Euro 4 e 5 e che possano sortire un effetto dal punto di vista ambientale paragonabile a quello che avrebbe la circolazione di questi modelli. Al momento sembrerebbe essere orientato verso un periodo più ristretto di funzionamento degli impianti termici nella stagione invernale 2025-2026.





