Il blocchi alla circolazione sono ormai sempre più frequenti anni e ora cambia ancora tutto.
Non sono di certo anni facili per la maggior parte delle persone che vogliono viaggiare normalmente con la propria vettura privata. I Comuni ormai stanno portando avanti da tempo una serie di blocchi molto pesanti, il che comporta dunque tutta una serie di rallentamenti di vario genere della mobilità.
Il tutto deriva anche e soprattutto dalla necessità di abbattere le emissioni di CO2, inoltre si punta a voler assottigliare quanto più possibile il traffico nelle grandi città. Infatti ora è tempo di fare i conti con una serie di novità per quanto riguarda la mobilità davvero pazzesca.
Gli stop sono sempre dietro l’angolo e lo si vede soprattutto nelle Regioni del Nord Italia, con Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna che alla fine hanno deciso di bloccare anche le auto diesel Euro5. A ottobre proprio nel Nord Italia stanno per scattare tutta una serie di limitazioni che cambieranno la circolazione.
Quanti blocchi alla circolazione: come cambia la mobilità
Il periodo cruciale per quanto riguarda le restrizioni legate allo smog nelle grandi città è sicuramente il momento che va dall’1 ottobre fino a 31 marzo. Il fatto che in tante Regioni del Nord in questo periodo siano pochi i giorni di sole e moltissimi quelli di pioggia e di nebbia, comporta così una serie di innalzamenti delle polveri sottili che devono essere in qualche modo contenuti.
Lo si vede perfettamente con che stanno attuando Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. I primi a iniziare sono stati in Piemonte, anticipando i tempi al 15 settembre, con le limitazioni che sono per le vetture fino a Euro2 a benzina e fino a Euro5 a gasolio, dalle ore 8.30 fino alle 18.30. Questo vale però solo per quei Comuni che hanno una popolazione al di sopra dei 30 mila abitanti.
Stop agli Euro5 diesel anche in Lombardia, con gli orari che passano dalle ore 7.30 alle ore 19.30. Non finisce però qui, perché le varie Regioni hanno già evidenziato come, nel caso in cui dovessero esserci dei livelli di PM10 superiori rispetto alle soglie, ecco che scatterebbero una serie di restrizioni ancora più severe. Una scelta che sicuramente non troverà il massimo appoggia da parte dei cittadini, i quali devono fare i conti ancora una volta con una politica di blocchi e limitazioni delle proprietà private.
