Se hai queste auti devi smettere di guidarla, hanno ordinato lo stop totale alla circolazione: ti arriva la lettera. Ecco che cosa sta succedendo.
Le aziende automobilistiche sottopongono i propri veicoli a rigidi controlli, sia durante la fase di sviluppo del modello che nel corso della produzione, con ripetuti test che ne verifichino la sicurezza e la perfetta aderenza a quelle che sono le norme. La tutela del guidatore e dei passeggeri è, ovviamente, al primo posto quando si parla di automobili. Per garantire la sicurezza in strada devono essere perfettamente funzionanti in ogni loro aspetto.
Anche alle più grandi aziende capita, però, che qualche lotto abbia qualche difetto di fabbrica e malfunzionamento, talvolta da ricondurre direttamente alla casa automobilistica, altre volte invece ai tanti fornitori che si occupano di alcune delle componenti dell’auto. Non appena ci si rende conto o si viene avvisati del problema, ovviamente, la priorità è contattare quanto prima i clienti in modo che la parte difettosa si possa prontamente sostituite. Ci sono casi però in cui il problema va ben oltre un piccolo malfunzionamento e un lotto difettoso, e si trasformano in un vero e proprio caso.
Negli ultimi anni, diverse case automobilistiche hanno purtroppo dovuto fare i conti con i caos legato agli airbag Takata, che ha spinto le aziende a richiamare una grandissima quantità di modelli.
Nel 2014, è stato rilevato che la degradazione del propellente utilizzato in questi dispositivi con caldo e umidità poteva dare origine all’esplosione dell’airbag, proiettando frammenti di plastica e metallo all’interno dell’auto e causando danni potenzialmente letali ai passeggeri. Sono state diverse, secondo quanto riportato, le vittime in tutto il mondo. Adesso un marchio noto è stato costretto a nuove comunicazioni.
Dopo che a Reims, come si legge sul portale autoblog, una donna ha perso la vita sembrerebbe proprio per il malfunzionamento di uno di questi dispositivi, Citroen ha avviato una nuova campagna di richiamo che coinvolge i modelli C3 e DS3.
L’azienda ha ordinato ai suoi clienti che hanno queste auto di non guidare il veicolo sino a quando non saranno state controllate dalle officine autorizzate e non sarà stata verificata la loro sicurezza. La casa francese si sta mobilitando per far si quanto prima che tutti i veicoli siano sottoposti a controllo. La situazione legata agli airbag Takata continua ad essere un grande problema per le aziende che li hanno utilizzati.
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