Un’auto che ha fatto storia sta per dire addio al mercato europeo. La piccola indomita delle strade sterrate si congeda con un’ultima edizione speciale che farà battere il cuore agli appassionati.
C’è qualcosa di nostalgico nell’aria. Quella sensazione agrodolce di quando si saluta un vecchio amico, sapendo che potrebbe essere l’ultima volta. La Suzuki Jimny, fedele compagna di mille avventure fuoristrada, sta per lasciare il mercato europeo.
Un addio forzato dalle nuove normative sulle emissioni, che dal 2025 renderanno impossibile la sua permanenza sulle nostre strade. Ma come in ogni storia che si rispetti, c’è spazio per un ultimo, memorabile capitolo. E sarà un capitolo all’altezza di una storia davvero importante.
La casa giapponese ha deciso di congedarsi con un’edizione che profuma di esclusività: la Jimny Mata. Solo 150 fortunati potranno mettersi al volante di questa versione speciale, nata quasi per caso da una show car che ha fatto parlare di sé al Salone di Torino. Il nome non è casuale – “Mata-ne” in giapponese significa “arrivederci”, come a sussurrare la speranza di un ritorno.
L’ultima Jimny si veste di eleganza con una livrea bicolore che ne esalta il carattere indomito. Il corpo vettura risplende in Argento Siberia Metallizzato, mentre tetto, montanti e cofano sfoggiano un Matt Black che sembra voler accarezzare il cielo. Gli occhi più attenti noteranno i dettagli che la rendono unica: le decalcomanie con il kanji “Mata”, una griglia anteriore che strizza l’occhio al passato, protezioni specifiche su ogni lato e una copertura rigida per la ruota di scorta.
Dentro l’abitacolo – rigorosamente a due posti vista la sua omologazione come autocarro – si respira un’atmosfera di moderna praticità. Il display da 7 pollici domina la plancia, mentre comfort e sicurezza sono garantiti da cruise control, sedili riscaldabili e climatizzatore automatico. Ogni esemplare porta con orgoglio una targhetta numerata, come a ricordare che sta guidando un pezzo di storia.
Dal 30 novembre questi gioielli su quattro ruote approderanno nei concessionari. Il prezzo? Ancora avvolto nel mistero, come si addice a un’edizione così speciale. È difficile non farsi prendere dalla malinconia pensando che presto non vedremo più questa piccola guerriera sfrecciare sulle nostre strade. Ma forse, come suggerisce il suo nome, non è un addio definitivo. Magari un giorno, quando i tempi saranno maturi, la Jimny tornerà a far sognare gli appassionati con una nuova veste, più verde e al passo coi tempi. Per ora non resta che salutarla, come si fa con quegli amici speciali che hanno lasciato un segno indelebile nella nostra vita.
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