L’Agenzia delle Entrate fa partire degli avvisi di accertamento e molte auto sono nell’occhio del ciclone.
Negli ultimi anni la situazione legata alla vendita e all’acquisto delle automobilisti sta diventando sempre più complessa e limitante. Per prima cosa lo si vede dal fatto che la maggior parte delle concessionarie cercano di far investire sui finanziamenti, evitando dunque un vero e proprio acquisto.
Il prezzo delle vetture ha subito un’impennata impressionante, il che ha causato un netto ed evidente calo nelle vendite. Inoltre non ci si deve di certo dimenticare come l’Agenzia delle Entrate stia facendo partire una serie di duri controlli su di una situazione abbastanza spinosa.
La motivazione deriva dal fatto che l’Europa negli ultimi anni ha dato vita a una serie di Leggi che si stanno rivelando davvero molto pesanti per quanto riguarda la gestione delle emissioni di CO2. Ecco allora come mai diventa complicato per alcuni automobilisti poter scegliere il mezzo da loro prediletto e dunque, anche nel caso in cui si dovesse dare vita all’importazione dall’estero, ci sarebbero dei problemi nel caso in cui questa vettura dovesse sforare il limite consentito.
Ecotassa da pagare: attenzione alle auto importate
Dobbiamo sottolineare in modo chiaro come quelle prese in considerazione siano delle vetture che hanno avuto un’importazione del tutto regolare in Italia. Nessuno vuole infatti mettere in difficoltà gli automobilisti che hanno acquistato determinati modelli in quanto illeciti, ma perché in alcuni casi questi superano i limiti di Legge consentito per le emissioni di CO2.

Dal 2019 al 2021 vi era la ecotassa che dovevano pagare gli automobilisti per poter acquistare queste vetture, ma nel 2022 la si è abolita. Nonostante questo l’Agenzia delle Entrate spinge per questo pagamento. La tassa spesso era molto alta, visto che toccava i 1100 euro per vetture che emettevano tra i 160 e i 175 g/km di CO2 e di 2500 euro per quelle che superavano i 250 g/km.
Se mai dovesse essere notificato il pagamento dell’ecotassa dall’1 gennaio 2022 in poi, sicuramente si andrà a riferire al periodo pregresso. Per prima cosa si dovrà capire se questa si tratta di una comunicazione o di un avviso di accertamento, il che è un atto impositivo che, se non saldato entro 60 giorni, diventa esecutivo. Dunque con l’ecotassa è bene vederci chiaro, anche perché il rischio maggiore è quello che porta alla soluzione finale che è del pignoramento del mezzo, un evento da evitare senza dubbio.