Terremoto in MotoGP, può venire meno un altro costruttore? Arriva l’annuncio spaventoso

In MotoGP si scatena un nuovo terremoto legato al mondo dei costruttori: c’è la possibilità che uno dei big possa venire meno nel prossimo futuro. L’annuncio è stato chiaro

Il Motomondiale sta vivendo un periodo transitorio, con il tanto atteso cambio di regolamento atteso per il 2027. Nel frattempo si continua a parlare di chi potranno essere i protagonisti dei prossimi anni, con dei team che sono sull’orlo del collasso. La Suzuki è stata la prima a chiamarsi fuori già da tempo.

In questo momento più di un addetto ai lavori considera impossibile scalfire il dominio della Ducati in MotoGP. La casa di Borgo Panigale si appresta a conquistare con Marc Marquez il quarto titolo Mondiale consecutivo, considerando i due di Pecco Bagnaia (2022-2023) e quello dello scorso anno di Jorge Martin, con il Team Pramac. Dopo il calo repentino delle giapponesi, Yamaha e Honda, solo Aprilia e KTM hanno provato a tenere il passo, rimanendo tuttavia piuttosto distanziate. La crisi economica degli austriaci ha rovinato i piani della DORNA. Sulla carta tutti si attendevano un grande duello con la Rossa italiana. A livello di piloti con Pedro Acosta ci sarebbero tutte le condizioni per essere al top, ma mancano gli investimenti per raggiungere la concorrenza.

Il problema ora non è solo pensare alla competitività della moto di Mattighofen, quanto alla permanenza nel campionato anche in futuro. Sono in corso di valutazione, infatti, tutta una serie di calcoli sull’impatto economico in MotoGP e su quello che ciò può comportare a tutto tondo per l’intera azienda austriaca.

Futuro a rischio per la KTM in MotoGP: l’ultimo annuncio spiega tutto

L’amministratore delegato della KTM, Neumeister ha rilasciato recentemente un’intervista a cycleworld.com. Il dirigente ha chiarito come per la KTM rimane di vitale importanza rispettare il proprio accordo con la Federazione fino al 2026, ma restano invece dei dubbi sulla prosecuzione futura.

Continueremo solo se possiamo permettercelo“, ha dichiarato l’Ad. Poi ha aggiunto: “In MotoGP dobbiamo valutare se ha senso continuare, perché deve essere in linea con il nostro piano aziendale e apportare un valore reale”.

Acosta festeggia sul podio
Futuro a rischio per la KTM in MotoGP: l’ultimo annuncio spiega tutto (Derapate.allaguida – ANSA)

Di mezzo ci sono i nuovi regolamenti, che prevedono dal 2027 la riduzione della cilindrata a 850 cc, un giro di vite sulle appendici aerodinamiche, un limite massimo per il carburante e una possibile autoregolamentazione del bilancio. Inoltre l’ingresso di Liberty Media nel Motomondiale potrebbe rappresentare nella gestione del campionato una svolta simile a quella vissuta in F1. Ricerca costante di nuovo pubblico, più introiti pubblicitari e ricerca di nuovi mercati. A buon conto si potrebbe rivelare anche vantaggioso rimanere a far parte del gruppo.

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