Arriva un tremendo terremoto nel Motorsport che sta sconvolgendo tutti: coinvolto Carlos Sainz e una decisione che tutti attendevano. L’annuncio ufficiale non lascia più dubbi
Il campione spagnolo non ha intenzione di proseguire e vuole mollare immediatamente tutto e dedicarsi ad altro. Come la prenderanno ora i suoi sostenitori, che speravano in una rivoluzione targata proprio dal madrileno. All’interno della FIA si sta per scatenare un vero terremoto, ben oltre la F1.
Negli ultimi mesi la presidenza della FIA ha fatto molto discutere, soprattutto per quanto riguarda la gestione della Formula 1. La Federazione Internazionale dell’Automobile ha deciso di intraprendere un percorso comportamentale e d’immagine che non tutti i piloti hanno sposato in pieno. Ricordiamo quanto successo a Singapore con Verstappen e la condanna per termini non appropriati durante la conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio. Anche nei rally ci sono stati degli episodi simili e tutto questo non ha fatto impazzire i protagonisti della pista. Mohammed Ben Sulayem è nell’occhio del ciclone da tempo, anche per il suo modo di gestire la presidenza e gli indirizzi economici e sportivi che si stanno intraprendendo. In molti speravano in un’alternativa credibile al numero uno della FIA, con il nome di Carlos Sainz Senior che era uscito nell’ultimo periodo.
Il padre del pilota della Williams, però, ha deciso di non dar seguito alla sua possibile candidatura, dopo aver comunque riflettuto sulla vicenda. Tramite i suoi canali social Carlos Sainz Senior ha dichiarato: “Questo messaggio è per confermare pubblicamente che ho deciso di non candidarmi alla presidenza della FIA nelle elezioni di quest’anno”.
Le elezioni per nominare il nuovo presidente della FIA sono in programma il prossimo 12 dicembre, durante l’Assemblea Generale della Federazione, per scegliere il successore di Mohammed Ben Sulayem.
Carlos Sainz Senior ha poi aggiunto: “Negli ultimi mesi ho lavorato duramente per comprendere a fondo la situazione della FIA, le sue esigenze e le complessità che comporta un progetto così importante. Dopo un’attenta riflessione, sono giunto alla conclusione che le circostanze attuali non sono ideali per porre le basi della mia candidatura”. Insomma per ora l’ambiente dei rally e in particolar modo della Dakar non rischia di perdere il protagonista di tantissime imprese negli ultimi anni. Peccato perché sarebbe stato di certo un ottimo presidente, di certo ben voluto dai piloti.
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