Brutte notizie in casa Tesla, con l’annuncio che ora tremare gli USA e sarà necessario trovare delle soluzioni.
Il successo alle elezioni da parte di Donald Trump è stata senza dubbio una ventata di aria fresca per Elon Musk, con il CEO di Tesla che ora farà parte del Governo. Ci si attende dunque un grande sviluppo per quanto concerne le auto elettriche, con la Tesla che sarà ancora una volta a capo di questa grande rivoluzione.
Sono molti coloro che sono perplessi, considerando come per tanti anni Donald Trump abbia portato avanti, almeno a parole, attacchi pesanti contro l’elettrico. A quanto pare il repubblicano sarà però l’uomo che più di tutti porterà avanti la rivoluzione elettrica, perché con Musk al Governo ci sarà un sensibile sviluppo di queste componenti.
La Tesla però sa bene che con questo successo avrà ancora di più tutti gli occhi del mondo addosso, il che rischia di essere un boomerang. Da tempo la casa a stelle e strisce sta progettando una serie di batterie che puntano a essere quanto più innovative possibili, ma i primi risultati non sembrano essere per nulla esaltanti.
CATL boccia Tesla: problema nelle batterie
In questi anni, la Tesla sta cercando di risolvere l’annoso problema della scarsa autonomia delle auto elettriche, motivo per il quale ha deciso di puntare moltissimo sulle batterie 4680. Si tratta di una scelta che però al momento non sta pagando per nulla, tanto è vero che a bocciarle in modo chiaro e netto, è stato direttamente Robin Zengo, ovvero il fondatore di CATL.
Siamo di fronte dunque a colui che ha dato vita al più grande impero legato alle batterie, dunque qualcuno che conosce molto bene il settore e che soprattutto sa benissimo la potenzialità di certe batterie. Zengo, come sostiene in un’intervista che ha rilasciato a Reuters, ha avuto un dibattito con Musk qualche tempo fa riguardo alle batterie 4680 e il suo quesito principale era su come avrebbe fatto per farle funzionare, ma quanto pare non vi è stata alcuna risposta.
“Non sa come realizzare una batteria. Si tratta di elettrochimica, lui è bravo con i chip, i software, l’hardware e ciò che riguarda le meccanica”. Nonostante questo le batterie 4680 continueranno la loro produzione, con l’intento che è quello di utilizzarle per i modelli Cybercab, adatti alla guida autonoma. La Tesla però ora sa che sarà tenuta ancora di più sotto controllo e non mancano i problemi.