Momento non semplicissimo per Tesla e per Elon Musk che ora finiscono in tribunale e devono rispondere di accuse pesanti: si parla di sentenza durissima
Il noto marchio americano di auto elettriche deve fronteggiare una situazione complessa e il suo stesso Ceo non si aspettava di arrivare fino a questo punto. Tesla è stata citata in giudizio negli Stati Uniti e rischia grosso, di mezzo c’è un incidente mortale con una Model 3.
Periodo non brillantissimo quello che sta attraversando Tesla, sia negli Stati Uniti che in giro per il mondo. La casa automobilistica a stelle e strisce ha dovuto fronteggiare un calo delle aspettative di vendita in questo 2024 che in pochi si attendevano. I progetti di Musk sul Cybertruck e sulla Roadster procedono a rilento e per arrivare ad un nuovo punto di svolta serve un’iniezione di genialità che di solito appartiene al magnate sudafricano. Le innovazioni tecnologiche che sono state studiate sui modelli elettrici statunitensi hanno portato si dei benefici ma anche dei rischi. Su tutti facciamo riferimento all’Autopilot, ovvero alla guida assistita che permette praticamente di diventare quasi dei passeggeri all’interno della nostra vettura. Il problema è che se questi meccanismi non funzionano alla perfezione si rischia davvero grosso.
Questo sembra essere alla base dell’accusa della famiglia di Landon Embry, un motociclista dello Utah ucciso da un incidente con una Model 3. La macchina aveva attivato l’Autopilot durante la guida, ma quest’ultimo sarebbe stato difettoso.
Nell’occasione l’uomo alla guida di una Harley-Davidson è morto sul colpo, tamponato ad oltre 120 km/h dalla Tesla e sbalzato sull’asfalto.
Tesla nei guai: un incidente mortale nello Utah mette sotto accusa l’Autopilot di Musk
In base a quanto riferito dalla Reuters, in base a quanto depositato presso il tribunale statale di Salt Lake City la settimana scorsa, il conducente della Model 3 era “stanco” e “non in condizioni di guidare come un guidatore normalmente prudente“.
Normalmente grazie all’uso dell’Autopilot come assistente alla guida, la vettura Tesla avrebbe dovuto riconoscere il rischio di impatto prima che c’ho avvenisse e attraverso la frenata automatica o l’avviso al guidatore il tutto si sarebbe potuto evitare.
Fatto sta che purtroppo, invece, Landon Embry è stato preso in pieno alle spalle e non ha avuto scampo, morendo sul colpo.
Tra l’altro il tema della guida assistita torna in primo piano dopo diversi dibattiti e la pericolosità che secondo molti andrebbe a creare per le strade. Questo perché aumenterebbe la distrazione degli automobilisti, convinti di poter essere a tutti gli effetti dei passeggeri quando non è propriamente così. Vedremo come ne verrà fuori Musk da queste accuse comunque pesantissime.