Le auto elettriche stanno subendo grosse critiche, ma ora c’è un sistema che le rende davvero molto pratiche.
Negli ultimi anni sono sempre di più le aziende che hanno capito come l’elettrico sia il futuro e come sia necessario da parte del settore delle auto puntarvi sensibilmente. Naturalmente ci sono ancora tantissimi aspetti che si devono perfezionare e pensare che queste possano essere le vetture del futuro è ancora molto ambizioso.
Ci sono ancora tantissimi passi in avanti che si devono compiere, con il problema della ricarica che è sotto gli occhi di tutti. Ci vuole ancora troppo tempo per poter portare la propria vettura al 100% della ricarica e inoltre l’autonomia di queste vetture sono decisamente minime, rispetto poi al prezzo di vendita.
Il progetto sta dunque andando sensibilmente a rilento rispetto a quelle che erano le attese dell’UE, con questa che ha sicuramente sbagliato e non poco nel modo di comunicare quello che avrebbe dovuto essere una grande rivoluzione. Ora però ci sono per fortune delle realtà che stanno concretamente aiutando lo sviluppo dell’elettrico, non aggiungendo solo Leggi, per questo motivo è interessante ammirare come questo test abbia portato ai risultati sperati.
La Germania è una delle nazioni che ha sicuramente dimostrato più di tante altre di essere una realtà vogliosa di migliorare sempre di più l’aspetto delle auto elettriche. Lo si vede perfettamente con il grande lavoro che sta portando avanti la Rheinmetall, un’azienda che ha deciso di portare avanti dei test con dei punti di ricarica che si trovano sui cordoli del marciapiede.
A essere integrati sul cordolo del marciapiede vi sono dei sistemi che prendono il nome di “Curb Charger“. Questi infatti permettono di ricaricare le auto nel momento in cui si trovano sul bordo del marciapiede, con la potenza che può arrivare fino a un massimo di ben 22 kW.
Un progetto che non è solo tedesco, tanto è vero che anche in Italia si sta cercando di seguire questa intuizione, dato che sono diversi gli sviluppi che sta portando avanti a Brescia la A2A. La bellezza di questo progetto è anche da un punto di vista estetico, visto come di fatto sono anonimi e dunque non comportano grossi stravolgimenti visivi. Nell’aprile 2024 sono partiti i test e dopo un anno sono avvenuti più di 2800 cicli di ricarica e una disponibilità sopra al 99%, dunque un vero successo.
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