a.itQuesto modello ha uno dei design più originali mai visti: è a metà tra l’Antico Egitto e il futuro, da non credere
Certi modelli entrano nella storia per le loro super prestazioni, per le loro caratteristiche, o per un prezzo iper conveniente. Altre, invece, riescono ad emergere grazie ad un design originale e ad una visione estetica dell’automobile mai vista prima. E’ il caso di questo modello, davvero unico nel suo genere e super innovativo.
Anche recentemente sono arrivate sul mercato automobili dalle forme estremamente particolari e innovative, che hanno catturato l’attenzione degli appassionati. Basta pensare al clamore suscitato dal Tesla Cybertruck, che grazie alle sue dimensioni mastodontiche e alle sue forme squadrate, più simili a quelle di un carro armato che di una normale automobile, ha segnato una nuova era per le automobili.
C’è chi però in passato è riuscito ad arrivare addirittura oltre: questo modello del passato è una combinazione perfetta tra visione del futuro e ispirazione dal passato. La particolarità è che il marchio di questo modello è quello di Citroen, azienda nota certamente più per le sue automobili sobrie, eleganti e dedicate alle famiglie e alla vita di tutti giorni che per modelli stravaganti ed appariscenti.
La Citroen a Piramide
Negli anni ’80 però Citroen decise di osare, e affidò a Trevor Fiore, designer di origini italiane formatosi in gran Bretagna, il progetto della Citroen Karin. Il risultato fu un modello unico nel suo genere, presentato al Salone di Parigi del 1980. Il design dell’auto era a forma di piramide, con i lati ricoperti da vetri e un minuscolo tetto squadrato, probabilmente il più piccolo mai visto su una automobile. Un veicolo a metà tra l’Antico Egitto, richiamato dalla forma della Piramide e dal colore del modello, e una navicella spaziale super futuristica.
I due lati della Piramide sono anche le due portiere, che si aprono verso l’alto. Gli interni non erano meno innovativi: ospitava tre passeggeri, il guidatore avanzato come “vertice” del triangolo e i due passeggeri poco dietro ai suoi lati.
Anche i comandi, con tanti pulsanti e molte dotazioni, facevano intendere la direzione sempre più tecnologica verso cui sarebbe andata l’industria dei moroei. Il modello era alimentato da un quattro cilindtri, e aveva trazione anteriore. La Karin, sfortunatamente, rimase ferma a quel 1980 e non divenne, come invece era nelle idee iniziali dell’azienda, un prodotto di serie. Resta però una delle auto più particolati mai realizzate.