Il colosso sta per cambiare idea, con il grande ritorno della versione a benzina che sembra convincere davvero tutti quanti.
Le grandi aziende stanno attuando grossi cambiamenti nel mondo dei motori in questi anni e lo si vede anche dalle strategie che riguardano soprattutto le elettriche. I veicoli a impatto zero sono sicuramente parte integrante del futuro, ma allo stesso la loro crescita sul mercato attualmente è davvero molto più lenta del previsto.
Questo sta portando a valutare sempre di più una serie di opzioni per il futuro, tra cui quella che porta a un ingrandimento della gamma plug-in. Siamo di fronte dunque a delle auto ibride che hanno una componente termica al loro interno, ma allo stesso tempo è chiaro come la parte elettrica sia dominante.
Una delle società che sta cercando di rinnovarsi in modo evidente è la Smart, con la casa tedesca che da qualche tempo a questa parte, ha deciso di produrre solo vetture elettriche. Questa novità però non sembra essere del tutto convincente e ora anche i piani alti della società sembrano essere pronti a dare vita a un dietrofront che avrebbe davvero del clamoroso.
Smart torna termica? Ecco la decisione
A parlare di un possibile cambio di programma in casa Smart è Autohome, con il sito cinese, dunque molto vicino al marchio visto come il 50% del brand sia nelle mani del Gruppo Geely, evidenzia come la vendita di auto elettriche sia ancora insoddisfacente, dunque si deve cercare di far quadrare i conti. Smart dunque sta rivalutando attentamente le sue strategie, partendo già dal SUV della #5.
L’intenzione dunque sarebbe quello di ampliare leggermente la gamma, almeno per il momento, dando vita così non a un elettrico al 100%, ma a un plug-in. Rimarrebbe dunque il concetto di batteria e di ricarica, con la componente cardine che rimarrebbe quella elettrica, ma allo stesso tempo vi sarebbe anche un ritorno di motore termico.
Quest’ultimo, stando sempre alle indiscrezioni, dovrebbe trattari di una versione da 1500 di cilindrata e che si presenterà nelle concessionarie con un costo inferiore rispetto al 100% elettrico. Le motivazioni che stanno spingendo Smart in questa direzione, dipende anche dai nuovi dazi dell’UE verso le auto elettriche cinesi. Inoltre il plug-in rappresenterebbe una soluzione intermedia, il che non andrebbe a snaturare del tutto il nuovo piano commerciale di Smart. Ampliare la propria gamma e il proprio raggio d’azione è sempre la soluzione migliore e ora c’è grande interesse per la nuova #5.