Torna la moto giapponese che ha incantato tutti negli anni ’80, ma c’è un problema: il costo è per pochissimi

Il Giappone ha dato vita a delle moto leggendarie e ora c’è un grande ritorno dagli anni ’80 e con uno stile pazzesco.

Gli anni ’80 sono stati un periodo davvero d’oro per l’economia mondiale e anche per le grandi aziende motoristiche. Il Giappone ha sfruttato al massimo questi anni con una serie di progetti davvero eccezionali, dando forma a quelle che per un certo periodo sono state considerate come le migliori moto al mondo.

Ancora oggi è bello notare come ci siano tante moto di livello che sono tornate di moda da quella straordinaria decade, anche perché è bene non dimenticare come siano nati grandi moto che negli anni sono state migliorate e perfezionate. I customizer sono sempre pronti a dare vita a delle moto al passo con i tempi.

La Honda poi è una delle realtà che negli anni ha dimostrato di poter dare vita ad alcune delle migliori moto al mondo. Una di quelle che ha dimostrato di poter rimanere nell’immaginario collettivo come poche altre è la CBX1000. Ora però è bella rivederla in una nuova versione moderna e al passo con i tempi.

Honda CBX1000 Restomod: che meraviglia rivederla

Una delle ultime grandi innovazioni giunge direttamente dal One Moto Show, un evento che si è tenuto negli USA, precisamente nella città di Portland. Tra i grandi protagonisti dell’edizione di quest’anno c’è stato Dennis Nhan, un uomo che si è fatto ormai conoscere nell’ambiente con il nome di “Sooo Wet Customs”.

Moto Giappone Honda CBX1000 Restomod
Honda CBX1000 Restomod: che meraviglia rivederla (Instagram – derapate.allaguida.it)

Una delle sue ultime innovazioni, e che ha deciso di mettere in mostra in questo grande evento, è stata la CBX1000. Una moto che però ha cambiato nome, dato che ora il customizer ha deciso di chiamarla “Boa”, il che è un omaggio nei confronti di un noto e apprezzato personaggio di One Piece.

Sono diverse le migliorie apportate in questa moto, con la forcella che è di derivazione italiana, dato che si tratta della medesima utilizzata sulla Aprilia RSV1000R Factory. Il motore che monta al proprio interno è un sei cilindri da 1147 di cilindrata, un vero e proprio colosso. La ricostruzione del propulsore inoltre è avvenuta assieme al Tim’s International Motorcycle Supply. Un modello che sicuramente ha lasciato tutti gli appassionati senza parole, con questo progetto che punta a diventare uno dei più interessanti nel settore delle custom, con queste che sono le moto in grado di imporsi a livello interazionale.

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