Una moto dal nome complicato si rivela una sorpresa su strada, mettendo in ombra blasonati concorrenti con prestazioni e comfort superiori.
La nuova ammiraglia di Suzuki potrebbe sembrare solo l’ennesima crossover nel mare di modelli disponibili sul mercato. Eppure, questa turistica giapponese sta facendo parlare di sé per le sue qualità. Quello che emerge è il quadro entusiasmante di una moto versatile e raffinata, capace di tenere testa a rivali ben più celebri e costose.
Il cuore pulsante è un quattro cilindri da 1000 cc che eroga 152 cavalli, racchiuso in un telaio perimetrale robusto. Le linee moderne e affilate celano una dotazione tecnologica all’avanguardia, con sospensioni elettroniche e sistemi di assistenza evoluti. Ma è su strada che questa Suzuki GSX-S1000GX mostra il suo vero carattere, come emerge dalle prove su lunghe distanze effettuate dagli addetti ai lavori.
Suzuki GSX-S1000GX: prezzo e dettagli
La GSX-S1000GX si è rivelata una compagna di viaggio ideale in diversi scenari. La posizione di guida comoda e la protezione aerodinamica efficace permettono di macinare chilometri senza affaticamento. Il motore obbedisce e sviluppa la sua potenza con grazia e gradualità.
È un vero gioiello di elasticità che esalta il piacere di guida, offrendo una coppia più che generosa sin dai bassi regimi che si trasforma gradualmente e sempre sotto controllo in grinta sportiva pura, quando si apre il gas. È qui che la Suzuki GSX-S1000GX si dimostra capace di sorprendere, lasciandosi alle spalle concorrenti di grande fama, ma forse meno pronte a scattare quando si apre il gas, anche con brutalità.
L’elettronica sembra essere il vero asso nella manica di questa Suzuki. Le sospensioni semi-attive Showa, una prima assoluta per il marchio, offrono un comfort eccezionale adattandosi in tempo reale al fondo stradale. I riding mode e il controllo di trazione a 7 livelli permettono di personalizzare il carattere della moto in base alle condizioni.
Con i suoi 232 kg in ordine di marcia, la GSX-S1000GX è sorprendentemente agile tra le curve. Il cambio elettronico bidirezionale vince in precisione e velocità, mentre l’impianto frenante assicura potenza e modulabilità. L’unica nota stonata sembra essere la rapportatura un po’ corta, che fa girare alto il motore in autostrada.
Con consumi contenuti (oltre 20 km/l nel misto) e un prezzo competitivo di 19.000 euro per la versione Touring full optional, questa Suzuki si propone come una seria alternativa alle più celebri maxi-enduro tedesche. Una moto che sa fare tutto e lo fa bene, senza fronzoli ma con sostanza. Che poi è quello che conta.