Sono anni che il pilota monegasco cerca il titolo con una Ferrari tristemente sempre dietro RedBull: ecco come Charles Leclerc potrebbe davvero arrivare al risultato più atteso.
I tifosi della scuderia italiana Ferrari, per quanto sia duro da ammettere, hanno probabilmente dimenticato che cosa si prova nel portare a casa un mondiale iridato di Formula Uno: lo strapotere di RedBull e ancora prima di Mercedes infatti hanno privato i tifosi della squadra corse italiana di questa gioia negli ultimi vent’anni o poco meno. Bisogna tornare al 2007 quando Kimi Raikkonen trionfò nel campionato più importante del Motorsport per poter assaporare di nuovo questa gioia.
Eppure, in casa Ferrari i grandi campioni non sono mancati, in questi anni: prendiamo il pilota titolare della squadra Rossa, Charles Leclerc. Il monegasco negli ultimi quattro anni ha vissuto sempre stagioni molto sfortunate o sottotono. Il culmine è stato probabilmente l’opaco quinto posto del 2023 che sicuramente ha demoralizzato non poco un pilota che, fin dal suo arrivo in Ferrari, è stato visto come un predestinato ma che per il momento ha sempre dovuto accontentarsi di incalzare RedBull tranne che in poche occasioni in cui ha preso l’iniziativa.
La classifica piloti di quest’anno offre già più speranze al monegasco: al momento infatti, al vertice abbiamo il solito Max Verstappen a 331 punti che ha superato Lando Norris, autore di una stagione finora magistrale e fermo a 279 punti iridati. Charles Leclerc non è lontanissimo dalla vetta con i suoi 245 punti anche se con poche gare rimaste e lo strapotere mostrato da RedBull in pista servirebbe forse un miracolo sportivo per pensare di portare a casa il titolo.
La vittoria di Leclerc arriverà a queste condizioni
Di recente, a commentare proprio le possibilità di vittoria del campione monegasco in F1 è stato Jock Clear, direttore della Ferrari Driver Academy in occasione di un’intervista con F1 Nations, podcast che tratta proprio le peripezie dei piloti nella massima serie del motorsport: “Charles ha tutte le carte in regola per diventare un campione del mondo”, avrebbe detto il dirigente ricordando di aver creduto nel pilota europeo fin dal 2018, anno in cui è entrato in contatto con lui.
Clear si dice davvero convinto che a Leclerc sia mancato davvero poco per arrivare a vincere il campionato del 2022, ricordando il suo passo strepitoso in fase di qualifica e la grande capacità di gestire la gara quando non si sono manifestati intoppi di nessun genere. L’analisi di Clear non si limita a prendere in esame la macchina, spesso considerata da molti esperti il punto debole di Ferrari negli ultimi anni, ma anche varie pecche strategiche al livello di team che Ferrari avrebbe mostrato negli anni.
Senza entrare nel merito – probabilmente per non mettere in imbarazzo nessuno – Clear ha detto quanto segue: “Lo stesso vale per Verstappen negli ultimi tre anni: lui è stato molto bravo, ma pure la Red Bull è stata molto brava. Quindi, quando Charles si esibirà a quel livello, noi dovremo esibirci a quel livello con lui”. In poche parole, ad un pilota che viaggia ad un certo livello di professionalità serve una squadra che sia sullo stesso livello nel momento in cui conta non sbagliare una virgola.
Insomma, come in uno sport di squadra, anche nella Formula Uno si vince e si perde insieme. Un pilota scende in pista da solo e su una sola monoposto ma ha una squadra dietro di se che può dettare la vittoria o la sconfitta con ogni singola azione o strategia messa in campo. Chissà se quest’anno o il prossimo Ferrari riuscirà finalmente nell’impresa di dimostrare che RedBull non è l’unica squadra in grado di dimostrarsi così compatta ed efficiente anno dopo anno.