Ultima ora Stellantis, annuncio ufficiale: arriva la fine di tutto

L’annuncio ora è ufficiale. E’ la fine di tutto. Ecco cosa è successo all’interno del Gruppo Stellantis.

All’inizio è stata diffusa dalla stampa come un’ultim’ora con pochi dettagli e certezze, poi nel corso della serata di domenica 1 dicembre, la notizia ha cominciato a prendere corpo e forma con un’ufficialità che non ha lasciato spazio ai dubbi. Il Gruppo Stellantis ha perso un pezzo importante e per il presidente John Elkann ci sarà da lavorare sodo in un momento già non facilissimo a livello personale a causa delle note vicende giudiziarie che lo stanno interessando.

Per quanto riguarda il colosso che unisce FIAT, al PSA e Chrysler si tratta dell’ennesimo scossone in una fase preoccupante per via del crollo delle vendite registrato soprattutto negli Stati Uniti e per le minacce poi di corsa ritrattate dal responsabile del mercato europeo Jean-Philippe Imparato di chiusura degli stabilimenti italiani più blasonati, come quelli di Mirafiori e Melfi.

Tavares lascia Stellantis, le reazioni dei sindacati e della Borsa

Che sia per ragioni famigliari o per differenza di vedute in seno ai vertici del colosso, sta di fatto che Carlos Tavares si è dimesso con effetto immediato dal ruolo di amministratore delegato e sostituto ad interim da Elkann stando a quanto si legge su una nota proveniente dalla stessa joint venture che specifica anche l’avviamento di un processo di nomina permanente gestito da un Comitato Speciale del Consiglio che dovrebbe concludersi entro la prima metà del 2025.

Come normale che sia l’addio del manager portoghese diventato famoso per le sue richieste di denaro al Governo italiano, ha provocato delle reazioni anche forti. In particolare Luigi Sbarra della sigla sindacale CISL ha rilasciato a Sky TG24 dichiarazioni molto dure nei suoi confronti: “La notizia non ci addolora. In questi anni ha invertito completamente la rotta lungimirante di Marchionne“.

Primo piano di Carlos Tavares
Tavares lascia Stellantis, le reazioni dei sindacati e della Borsa – Derapate.allaguida.it

Non ha mai creduto nelle relazioni sindacali, ha delocalizzato tanta produzione italiana in altri Paesi, ha tagliato l’occupazione e ridotto gli investimenti“, le sue parole seguite all’augurio che questo sia un primo passo verso la svolta, a partire dalla realizzazione di una Gigafactory a Termoli. Sul fronte finanziario l’annuncio è stato altrettanto altisonante, tanto che in apertura delle Borse questo lunedì il titolo Stellantis ha subito un calo dell’8,34% attestandosi a quota 11,49 euro ad azione. Chiamato quattro anni fa dall’erede Agnelli, uscirà dal Gruppo con 100 milioni di euro in tasca di liquidazione.

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