Per la Volkswagen la situazione si è fatta a dir poco disperata, e le ultime notizie non possono che preoccupare. Ecco tutti i dettagli.
La situazione del settore automotive è ormai tragica, e nonostante la lieve ripresa del mercato, dando un’occhiata a quelli che sono i dati annui, non ha di certo portato i vari brand a rompere la situazione di crisi che si è venuta a creare. Il gruppo Volkswagen è immerso in un vero e proprio incubo, con perdite continue e su tutti i fronti, a seguito del crollo delle vendite che gli stessi vertici hanno sottolineato negli ultimi mesi.
Per far fronta ad un’emergenza di questo tipo, si era optato per un piano di taglio ai costi di circa 110 miliardi di euro, da attuare entro il 2026, ma a quanto pare, il progetto in questione potrebbe non bastare. La Volkswagen sta pensando di chiudere anche degli stabilimenti in Germania, un qualcosa che mai si era verificato prima nella storia del colosso di Wolfsburg. Le ultime notizie non fanno ben sperare l’industria tedesca ed i suoi lavoratori.
Volkswagen, scopriamo cosa sta accadendo
La Volkswagen ha fatto sapere che alcuni suoi stabilimenti in Germania stanno correndo il rischio di chiusura, scatenando il caos tra lavoratori e sindacati, i quali esigono maggiori chiarezze. Ma quali sono i siti di produzione che stanno rischiando la chiusura? Uno di loro sarebbe quello di Osnabruck, situato in Bassa Sassonia, ed un altro a Dresda, in Sassonia. Nel primo viene assemblato il modello Arteon Shooting Brake, nella sua fase finale, la T-Roc Cabriolet ed anche le Porsche Cayman e Boxster.
Per quanto riguarda il sito di produzione di Dresda, parliamo di uno stabilimento aperto nel 2002, che all’attivo “solo” 22 anni di storia, che oggi ospita la produzione della gamma elettrica della VW, vale a dire delle ID.3, ID.4, ID.5, ID.7 ed ID.Buzz. Va da sé che la clamorosa crisi sul fronte della vendita delle auto ad emissioni zero possa richiedere una riduzione della produzione, e lo stabilimento di Dresda è dunque a forte rischio.
Il piano di taglio di 110 miliardi entro il 2026 potrebbe non bastare a risanare i conti in rosso di casa Volkswagen, ed è per questo che si stanno cercando alternative. Va detto che per ora non ci sono certezze sul fatto che Dresda e Osnabruck verranno chiusi, ma sono solamente delle ipotesi. Di certo, queste voci hanno creato forti agitazioni tra lavoratori e sindacati, e la partita è tutta da giocare ancora.