E’ un salvavita sui generis. Il nuovo veicolo in arrivo segna una svolta essendo un mix tra un’auto e una barca.
Negli ultimi anni nei concessionari italiani quanto in quelli stranieri si è visto un profluvio di SUV di ogni genere. Voluminosi, spaziosi e robusti, alimentati a benzina, piuttosto che ibridi o elettrici, sono stati i re dell’automotive più recente. Al contrario, sempre più rare sono diventate le comode citycar che agevolano la vita di chi, ogni giorno, negli intasati centri urbani deve lottare con traffico e parcheggio.
Di contrasto si sono fatte largo le microcar, “scatolini” motorizzati rigorosamente nella declinazione zero emissioni indirizzati ai più giovani e a coloro che ancora non dispongono di patente B. Tre queste tre direttrici, si è intersecata una quarta linea, quella dei veicoli atipici sono ogni punto di vista, come il salvavita al centro del nostro articolo che mescola le linee di una comune auto con quelle di una barca.
Alla scoperta dell’anfibio dei vigili del fuoco, 192 cv in grado di affrontare ogni terreno
I cambiamenti climatici hanno portato con sé diversi problemi che con il tempo sono diventati più rilevanti. La siccità e le alluvioni sono le due facce della stessa medaglia e soprattutto in Italia entrambi i fenomeni si sono fatti vedere e sentire in maniera importante. Ecco perché equipaggiare i Vigili del Fuoco con dei mezzi all’altezza della situazione è diventato cruciale.
Tra gli strumenti a loro disposizione il più particolare è senz’altro l’anfibio. Provvisto di ruote e dunque in grado di circolare in strada, presenta tuttavia l’estetica di una imbarcazione. In uso dal 1950 può destreggiarsi agilmente sia su asfalto, sia in acqua. Gli elementi che lo caratterizzano sono: lo scafo, il cassone e il ponte.

Per muoversi su terra può contare sulla trazione integrale e schiacciando l’acceleratore al massimo può raggiungere i 100 km/h. Nello specifico qui il riferimento è al FIAT 6640 G prodotto dalla IVECO. Spinto da un sei cilindri in linea da 5,5 litri diesel, riesce ad erogare fino a 192 cv e una coppia massima di 490 Nm. Per la navigazione, invece, sfrutta un idrogetto Spj 32 orientabile a 360° con spinta di 650 kg allo stallo.
Quattro le batterie immergibili da 12 V l’una. In grado di ospitare fino a due persone in abitacolo, posteriormente sfoggia due panche per 10 ospiti. Il cambio, automatico, utilizza quattro marce ridotte, così da adattarsi ad ogni superfice. In versione barca può toccare al massimo gli 11 km/h.