Vi sono vetture che hanno fatto sognare i giovani e che hanno cambiato le sorti di alcuni marchi. Un grande classico potrebbe tornare in una veste tutta nuova.
Le nuove generazioni sembrano essere condizionate dal trend dei SUV. Siamo sicuri che un ragazzo non preferisca una pepatissima compatta a una vettura a ruote alta adatta, per spazi e comfort, anche a una famiglia?
Una nuova generazione di Volkswagen Polo, nel panorama automobilistico, cambierebbe gli scenari europei. Il prossimo restyling, previsto per il 2026, rappresenterebbe una svolta per il marchio di Wolfsburg. La prima generazione è stata svelata nel 1975, mentre nel 2017 è giunta alla sesta serie. Si classifica nel segmento B e c’è una Volkswagen Polo in arrivo e non ci riferiamo della ID.Polo, la versione elettrica da 25.000 euro, che non ha avuto particolare successo.
Verrebbe costruita sulla piattaforma MQB A0 Evo, come annunciato da Martin Sander, membro del Board di Volkswagen per Sales, Marketing e After-Sales. Il Gruppo sta cercando di trovare una soluzione ai flop elettrici della gamma ID. La Polo ha fatto la storia anche nel mondiale rally con un motore 1.6 litri TFSI turbo 4 cilindri da circa 300 CV. Dal 2013 al 2016 ha vinto il Campionato del Mondo Rally con alla guida il pilota Sébastien Ogier.
Nuova era della Volkswagen Polo
Martin Sander, membro del consiglio di amministrazione di Volkswagen responsabile delle vendite, del marketing e del post-vendita, in una intervista concessa ai colleghi di Auto Express Magazine ha analizzato: “Ci sarà un aggiornamento della Polo a combustione interna. Possiamo continuare a costruire auto a combustione interna per tutto il tempo necessario, non ci sono limiti. L’attuale piattaforma MQB-A0 è più che sufficiente”.
La Polo è imparentata con la Seat Ibiza e anche la Skoda Fabia, nella galassia del Gruppo Volkswagen, e potrebbe arrivare con nuovi motori full hybrid, in arrivo nel 2026. Date una occhiata all’interpretazione di una nuova serie full electric degli specialisti sul canale YouTube MMW Designs. “Per competere in Europa – ha continuato Sander – Dobbiamo servire tutta l’Europa. La Norvegia è al 100% elettrica, ma il sud è molto diverso. Un posto come l’Italia è solo al 10% elettrico. E dobbiamo comunque offrire ai nostri clienti il tipo di auto che desiderano acquistare, indipendentemente dalla loro regione o dalle loro preferenze”.
