Verstappen condannato, l’ha detta davvero grossa: pena esemplare, nessuna clemenza

Sanzione davvero inaspettata per Max Verstappen alla vigilia del GP di Singapore. L’olandese ha pagato caro una sua affermazione

Una stagione che doveva essere trionfale e che si è complicata e non di poco quella di Max Verstappen. Dopo un inizio di Mondiale da dominatore, l’olandese ha pagato il calo di prestazioni della sua Red Bull e ora si ritrova a fronteggiare un inseguitore, Lando Norris, che può creargli non pochi problemi nella parte finale della stagione.

Al momento, prima del GP di Singapore, il vantaggio di Verstappen sul rivale della McLaren è ancora cospicuo (+59) ma c’è bisogno di una reazione immediata per consolidare ulteriormente il primato. Non un obiettivo facile da raggiungere con la Red Bull del momento, una monoposto assai lontana per prestazioni da quella dominante e imprendibile delle ultime due edizioni del Mondiale che, a questo punto della stagione, erano già ampiamente decise appannaggio dell’olandese.

A conferma delle difficoltà del team anglo-austriaco c’è stato il sorpasso nella classifica Costruttori da parte della McLaren. Era da 55 GP che la Red Bull deteneva il primato di questa graduatoria ora perso anche a causa del rendimento decisamente scadente di Sergio Perez che non arriva tra i primi in un GP da quello di Miami dello scorso aprile.

Verstappen ci mancava anche questa, è stato condannato

Decisamente insolito quello che è capitato a Verstappen alla vigilia del GP di Singapore. Il campione del mondo in carica è stato infatti condannato per turpiloquio a causa di un’espressione scurrile pronunciata durante la conferenza stampa dei piloti di giovedì scorso.

Verstappen condanna
Max Verstappen e l’espressione non concessa (Foto Ansa) – derapateallaguida.it

Ho capito che la macchina era fott***“, questa la parola incriminata che è costata a Verstappen una sanzione da scontare in lavori socialmente utili. Non sappiamo come e quando la pena sarà eseguita. La certezza è che la condanna di Max è scaturita in seguito alla netta presa di posizione del presidente della FIA, Mohammed Bin Sulayem, che ha invitato tutti i piloti all’utilizzo di un linguaggio corretto e conforme per il pubblico durante conferenze stampa e, soprattutto, i team radio.

Tali disposizioni erano già contenute, peraltro, nel regolamento FIA all’articolo 12.2.1 che ora sarà applicata con intransigenza dai commissari. Vedremo se la condanna subita da Verstappen servirà da monito per i colleghi ora “costretti” a mantenere la calma nelle espressioni anche nei momenti più concitati di un weekend di gara. Riuscirci, per alcuni, sarà davvero difficile.

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