Vi siete mai chiesti perché Benzina e Diesel costano di più in Autostrada: la risposta è semplicissima, ovunque è così

Ecco la risposta ad una delle domande più comuni per gli automobilisti italiani, ovvero il motivo sul costo maggiorato dei carburanti in autostrada.

In un’Italia dove l’oscillazione dei prezzi del carburante è sempre all’ordine del giorno e gli aumenti dei costi sono tra le questioni più odiate dagli automobilisti, c’è una domanda che in tanti si fanno e che ha sempre incuriosito la maggior parte di coloro che guidano una vettura. Perché sulla rete autostradale il prezzo di benzina e diesel è sempre più elevato?

Effettivamente chi viaggia in autostrada sa bene che fare rifornimento per la propria auto costa molto di più rispetto ad un distributore classico che si può trovare all’interno dei centri urbani o sulle strade statali o provinciali. I prezzi infatti superano abbondantemente i 2 euro al litro, arrivando fino a picchi vicini ai 2,8 euro.

Numeri davvero spaventosi, nonostante la qualità e la tipologia delle miscele siano identiche a quelle che si trovano in città e fuori dai caselli autostradali. Ma andiamo allora a scoprire il perché di questa maggiorazione dei prezzi che fa tanto discutere.

Tutti i motivi della maggiorazione dei prezzi benzina in autostrada

Cominciamo a dire che i prezzi più elevati della benzina in autostrada dipendono principalmente dalle royalties, ovvero i compensi richiesti dalle società private che gestiscono questa tipologia di percorsi. Le concessioni passano attraverso i bandi del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, compreso il costo di incasso dei gestori autostradali per ogni litro di carburante venduto.

Rifornimento di benzina per un'auto
Tutti i motivi della maggiorazione dei prezzi benzina in autostrada (Canva) – derapate.allaguida.it

Alla questione royalties si aggiunge anche la variante dei prezzi delle aree di servizio dello stesso marchio, con differenze persino di 20 centesimi al litro. Il tutto dipende dal valore delle concessioni in un determinato tratto e l’esigenza di un servizio 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Senza parlare della abbondanza di stazioni di servizio: una comodità per gli automobilisti italiani, ma anche una penalizzante logistica. Con più stazioni da rifornire aumentano di fatto i costi e diminuiscono le vendite di ciascun distributore, che per questo devono mantenere i prezzi più alti a discapito dei clienti.

Tutto ciò si riflette sul pieno di carburante di una qualsiasi vettura, che rischia dunque di costare anche il 30% in più rispetto ad un pieno effettuato fuori dalla rete autostradale. Gli automobilisti che sono costretti a circolare molto spesso su questi tragitti sperano in qualche cambiamento. Il ministro del Made in Italy Adolfo Urso ha accennato già da tempo ad una riforma della rete dei carburanti, con agevolazioni per chi si adeguerà alle stazioni di carica elettrica e biocarburanti. Ma intanto i sovrapprezzi continuano ad essere esagerati.

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