WRC, chi è Ott Tanak: vita privata, fidanzata, stipendio e carriera del campione estone

Ott Tanak è uno dei grandi protagonisti di questi ultimi anni nel mondo dei rally, con l’estone che punta a tornare campione.

C’è stato un periodo nel quale chiamarsi “Sebastien” nel WRC era sinonimo di vittoria del Mondiale. Prima Loeb e poi Ogier, due fenomeni che hanno portato a casa 17 volte il titolo mondiale in 18 anni. L’unico che infatti era riuscito a mettersi in mezzo e di bloccare il dominio dei due francesi è stato proprio un ragazzo estone che è entrato nel mito: Ott Tanak.

Ci sono tanti piloti di indubbio valore in questi anni e non si può negare il fatto che Tanak abbia commesso degli errori in questi anni, ma sembra davvero impossibile non amarlo. Quel titolo che vinse nel 2019 con la Toyota, proprio nel suo storico ultimo anno con la casa giapponese, davanti al compagno Ogier, ha fatto sì che in qualche modo tutti noi amanti del WRC ci legassimo all’estone.

Ott Tanak: gli esordi fino al Mondiale

La carriera di Tanak iniziò da giovanissimo, con il primo campionato che portò a casa fu quello estone del 2008, quando aveva solo 21 anni. Proprio per questo motivo entrò ben presto in ottica del Mondiale, tanto da correre già dall’anno seguente con una Mitsubishi Lancer Evo X.

I primi risultati degni di nota iniziò a ottenerli con il Team M-Sport nel 2012, con il primo podio che arrivò in Sardegna nel 2012 guidando una Ford Fiesta. Sempre con l’auto statunitense ottenne anche il primo successo nel 2917, quando trionfò prima nell’isola  e poi in Germania, chiudendo terzo dietro a Ogier e Neuville.

La vittoria del 2019 in Toyota

Nel 2018 fu messo sotto contratto dalla Toyota e dopo un inizio difficile mostrò a tutti il proprio talento con tre vittorie di fila, tra Finlandia, Germania e Turchia. Proprio dopo questa vittoria si trovò al secondo posto a 13 punti di ritardo dalla Hyundai di Neuville e davanti di 10 alla Ford di Ogier. Il finale di stagione fu però deludente e alla fine vinse in rimonta il transalpino.

Ott Tanak WRC Hyundai Toyota Mondiale campione rally
La vittoria del 2019 in Toyota (Ansa – derapate.allaguida.it)

L’anno seguente Ogier passò in Citroen, con la lotta che fu ancora tra i tre del 2018, ma questa volta l’esito fu diverso. Tre podi e una vittoria, nella neve svedese, prima di alcune difficoltà in Francia e Argentina. Prima di un ruolino di marcia favoloso. Quattro vittorie su cinque gare, che con la Gran Bretagna che divennero cinque su sette, prima del secondo posto finale in Spagna che gli valse la storica prima vittoria del Mondiale.

Alti e bassi tra Hyundai e Ford: il “tradimento dell’Acropoli”

Molti erano convinti dell’inizio dell’Era Tanak, ma in realtà era l’inizio dell’Era Toyota e nel 2020 passò in Hyundai. La convivenza con Neuville non fu semplice, con il 2022 che fu l’anno dove andò più vicino al titolo, lottando con Rovanpera, ma il “tradimento dell’Acropoli”, dove la casa sudcoreana non diede l’ordine di cambio di posizioni con Neuville portò alla rottura.

Ott Tanak WRC Hyundai Toyota Mondiale campione rally
Alti e bassi tra Hyundai e Ford (Ansa – derapate.allaguida.it)

Tanak se ne andò in Ford nel 2023 ma la Puma non poteva competere con le rivali. L’estone vinse comunque ben due gare, impresa titanica con quell’auto, prima in Svezia e poi in Cile. Il ritorno in Hyundai questa volta sembrava dover essere trionfale, ma il 2024 rimarrà l’anno d’oro di Neuville, con l’incidente in Giappone che è una macchia dura da digerire. In questo 2025 per ora sta ottenendo piazzamenti e si trova quarto, ma soli quattro punti da Rovanpera secondo.

Moglie, stipendio e social

Dal 2016 Ott Tanak è sposato con la bellissima Janika e con essa ha avuto due splendidi figli, il maschio Ron e la femmina Mia. La pagina Instagram di Tanak è molto seguita, visto come sono ben 396 mila coloro che seguono le avventure dell’estone. In questi anni Tanak ha firmato sempre dei contratti molto ricchi, tanto è vero che si parla di una base di 6 milioni che con i bonus può arrivare a 6,5, mentre nell’anno in Ford si era stanziato sui 4,9 milioni.

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