Ogier monumentale in Cile, con il francese che vince tutto e si porta al primo posto.
Quando si è una leggenda del rally si può pensare di vincere il nono titolo mondiale, quello del record, quello dell’aggancio su Sebastien Loeb, anche nel momento in cui si corre da part timer. Certo, Ogier quest’anno ha aumentato il numero di gare, ma Svezia, Kenya ed Estonia è rimasto a casa, ma a tre rally dal termine si trova al primo posto, con una tappa cilena straordinaria.
Le Pagelle: inchinatevi a Ogier, Evans cerca di gestire
SEBASTIEN OGIER 10 – Quello che ha fatto Ogier in Cile è da veri fenomeni. 35 punti su 35 disponibili, vittoria del rally, Super Sunday e Power Stage. Un trionfo che ha permesso così a Ogier di superare Evans e Rovanpera e fare un doppio balzo dal terzo al primo posto.
ELFYN EVANS 7 – Prova per una volta a non essere conservativo e a ben guardare disputa la miglior gara da diverso tempo a questa parte. Alla fine è secondo solo per 11 secondi, ma lo spettro dell’ennesimo secondo posto finale è palese.

ADRIEN FOURMAUX 7 – Le Hyundai in Cile alzano bandiera bianca nella lotta per il titolo mondiale, ma hanno modo di godersi almeno il podio con un ottimo Fourmaux che saggiamente decide di gestire in Power Stage.
GREOGOIRE MUNSTER 6,5 – Finalmente una buona prova del lussemburghese della Ford. Non è tanto la posizione finale, dato che è ottavo, ma rimane sotto i 3 minuti al termine del rally e molto dipende da un problema meccanico al cambio, con la prova che è stata comunque più che positiva.
Tanak, addio Mondiale: Rovanpera anonimo
OTT TANAK 4 – Il voto non è tutto per lui, ma più che altro per una i20 N che non lo sostiene. La rottura del motore arriva proprio dopo un inizio incoraggiante e alla fine per l’estone è un tracollo.

KALLE ROVANPERA 5 – Doveva essere il suo anno, il ritorno del fenomeno finlandese, ma ormai il titolo sembra sfumare. Altro weekend altalenante e di alti e bassi, totalizzando un sesto posto con due punti in meno di Pajari.
TAKAMOTO KATSUTA 4 – Con la vittoria matematica del WRC2 per Oliver Solberg diventa a questo punto assurdo pensare a un Katsuta confermato anche per il nuovo anno. Anche in Cile commette troppi errori banali.