Arriva un’importante novità che riguarda uno dei modelli di punta della Yamaha: si tratta di una rivoluzione che potrebbe “salvare” il mercato della casa giapponese e non solo
A Iwata sono in atto importanti ragionamenti su quello che dovrà essere il futuro delle due ruote e dell’azienda nipponica. Si sta percorrendo una nuova strada che cambierà il settore delle moto e su cui bisognerà farsi trovare pronti. La Yamaha ha già in pugno un nuovo modello stravolto ma sempre affascinante.
Se il discorso dell’elettrico ha preso piede da tempo anche per quanto concerne le due ruote, soprattutto a livello di scooter, soprattutto in Asia, il mondo dell’ibrido è ancora in divenire. Le automobili più vendute in questo momento sono proprio quelle che offrono la combinazione tra motore termico e batteria, perché sembrano garantire una maggiore tranquillità all’automobilista, che non si trova a dover fare i conti con le colonnine di ricarica o i vari wallbox e può circolare tranquillo risparmiando parecchio anche sul normale consumo di carburante.
Nelle moto è arrivato il momento di lanciare l’ibrido, con un approccio leggermente diverso ma che garantirà un futuro decisivo al mercato di settore. La Yamaha, come spesso capita, è all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e proprio a questo proposito ha lanciato un paio di mesi il concept XMax SPHEV, confermando l’avvio di una nuova era. La casa di Iwata si prepara a varare il primo prototipo, uno scooter ibrido spinto da tre motori (due elettrici e uno termico) in grado di massimizzare i consumi.
Yamaha sbarca nel mondo dell’ibrido: la bellissima naked MT09 rivoluziona il mercato
Lo SPHEV non è però l’unico passo concreto della Yamaha verso il mondo dell’ibrido, visto che oltre allo scooter ora è il momento della naked e di una sportiva, che adotteranno una tecnologia simile.

Si parla della nuova MT-09 PHEV, che partendo dal concetto espresso dallo scooter, esplora un settore diverso, con la base sempre dell’ibrido. La MT-09 PHEV propone un motore elettrico installato appena dietro al CP3, con un pacco batterie che si va a posizionare sotto la sella. Il centauro potrà scegliere la modalità di guida grazie ad un selettore sul manubrio, switchando tra motore elettrico (doppio) e termico, potendo usare anche tutto contemporaneamente.
La struttura ibrida, dotata di un sofisticato software, consente di poter ottimizzare l’uso dei tre motori e di gestire al meglio le condizioni di guida. Quando si aumenta la velocità o se la batteria si sta scaricando, entra in gioco la parte termica, lavorando in sinergia con gli altri due propulsori. In fase di avvio o a regimi bassi la moto procede solo con la parte elettrica. Il motore a scoppio è in grado di garantire il plus di prestazione ove necessario e di aiutare in alcune situazioni di guida, come in trazione. La voglia di provarla cresce sempre di più tra gli appassionati.