ZTL, adesso sì che cambia veramente tutto per gli automobilisti. In molti non apprezzeranno, ecco cosa sta accadendo veramente.
Da quando sono state inserite all’interno del contesto urbano italiano, che si tratti di città o paesi, le ZTL hanno fatto molto discutere. A dire il vero, però, sono molto importanti per due principali ragioni: la limitazione di emissioni nocive dei mezzi di trasporto a motore e il preservamento dei centri storici e culturali di un determinato luogo.
In caso di mancato rispetto delle norme il rischio è quello di ricevere una multa non poco salata. Ecco perché bisogna fare attenzione alle Zone a Traffico Limitato, oltre ovviamente alle questioni che abbiamo già anticipato.
E a proposito di ZTL, ecco che vi sveliamo un importante cambiamento da tenere in considerazione. Adesso sì che varia veramente tutto. Gli automobilisti sono stati avvertiti, e a qualcuno non piacerà scoprire cosa è effettivamente successo.
ZTL, cambia tutto: ecco di cosa si tratta
Come abbiamo detto, le ZTL sono veramente molto diffuse in tutto il territorio italiano. Ci sono luoghi più stringenti in tal senso, e di sicuro Milano figura fra questi. Si tratta della città italiana con più restrizioni in assoluto per quanto riguarda la circolazione delle automobili. Sono ben due le zone a traffico limitato all’interno del comune lombardo. Facciamo riferimento all’Area B, che comprende tutta la città e non è a pagamento, ma prevede comunque divieti di circolazione per le auto meno aggiornate; l’Area C, in centro, prevede invece il pagamento di 7,50 euro al giorno dal lunedì al venerdì.
Nel caso dell’ultima zona, è confermato che chi vorrà recarsi – durante i week end – nella ZTL Cerchia dei Bastioni – l’Area C, appunto – delimitata da 43 varchi elettronici, dovrà pagare un ticket. La decisione è ufficiale, ed è stata annunciata dal sindaco Beppe Sala in un’intervista all’Ansa. Le motivazioni sono principalmente economiche. Tale scelta sarà utile a migliorare le casse comunali, che sono sempre più messe alla prova dagli investimenti sul trasporto pubblico e dai minori trasferimenti statali.
Si tratta di una decisione destinata a far discutere certamente, soprattutto gli automobilisti e i motociclisti. A quanto pare, il comune di Milano starebbe pensando anche a una tariffa per il parcheggio proporzionata alle dimensioni e/o al peso delle automobili. Questo significa che i SUV potrebbero essere chiamati a pagare un prezzo salatissimo, anche perché sono i veicoli più utilizzati in questo momento in Italia e non solo. In questo caso, però, non si tratta di una novità assoluta: sarebbe una scelta – replica, dato che a Parigi è già adottato da tempo qualcosa di simile.