Stellantis sfida il mercato delle auto elettriche compatte: la sua forza è un nuovo modello con un prezzo imbattibile
L’attesa è finita. Dopo mesi di speculazioni e indiscrezioni, il mondo dell’automotive europeo si prepara ad accogliere una new entry che promette di scuotere dalle fondamenta il mercato delle citycar elettriche. Non si tratta di un’auto qualunque, ma di un modello che potrebbe ridefinire gli standard di accessibilità nel settore della mobilità urbana a zero emissioni.
Mentre i grandi marchi che si sfidano a colpi di innovazione per conquistare un mercato che si espande e si contrae seguendo il ritmo degli incentivi, Stellantis sembra aver avuto l’idea vincente: un’alleanza inaspettata con un emergente player cinese. Se non puoi battere il nemico, alleati con lui, è l’idea di fondo.
Un concetto non nuovo ma che finora era servito a importare modelli di alta o media gamma prodotti in Cina con marchi prestigiosi. Ora l’idea è opposta: devastare il mercato entry level, producendo in Europa un progetto cinese, offrire prestazioni, dotazioni a un prezzo fuori della portata della concorrenza.
La sfida di Stellantis al mercato delle citycar elettriche
La Leapmotor T03 non è solo un’auto, è un programma industriale. Con un investimento di 1,5 miliardi di euro per acquisire il 20% delle azioni di Leapmotor, Stellantis ha messo in chiaro le sue ambizioni nel settore delle auto elettriche accessibili. La produzione della T03 in Polonia, nello stesso stabilimento dove prende vita l’Alfa Romeo Junior, è un chiaro segnale della volontà di integrare pienamente questo modello nella famiglia europea del gruppo.
Ma cosa rende la Leapmotor T03 così speciale? Innanzitutto, parliamoci chiaro, il prezzo. Con un listino che parte da 18.900 euro in Olanda, si posiziona come una seria minaccia per la Dacia Spring, finora considerata la regina incontrastata delle citycar elettriche economiche.
Ma la T03 non si limita a competere sul prezzo. Con un motore elettrico da 95 CV e una batteria da 37,3 kWh che garantisce un’autonomia di 265 km, offre prestazioni superiori alla sua rivale rumena. Nella dotazione di serie, la citycar euro-cinese mostra i muscoli: climatizzatore automatico, cruise control adattivo, cerchi in lega da 15 pollici, tetto panoramico e sensori di parcheggio posteriori sono tutti inclusi nel prezzo base. Un equipaggiamento che fa impallidire la concorrenza, incapace di offrire simili optional nemmeno a pagamento.
La strategia di Stellantis appare così evidente: sfruttare la sua capillare rete di concessionari in tutta Europa per portare la T03 nelle mani di un pubblico vasto e diversificato. Schiacciare i concorrenti con il prezzo e poi batterli con una distribuzione che non ha rivali. È una strategia da prodotto di consumo di massa, già adottata nella storia dai brand della grande distribuzione. Adesso diventa un’auto, e saranno dolori per tutti.