Ancora un richiamo sulla sicurezza di un marchio automobilistico. Cosa sta succedendo e perché per i clienti interessanti la situazione è difficile
Ancora una volta, un richiamo colpisce un modello di una nota casa produttrice automobilistica. Il brand in questione, parte del Gruppo Stellantis, ha fatto tutto ciò che si fa in questi casi, avvertendo i clienti del rischio che corrono nel continuare a guidare in queste condizioni, invitandoli a provvedere alla risoluzione (gratuita) dell’anomalia.
Al centro del problema, ancora una volta gli airbag Takata assemblati dal costruttore giapponese. Per chi non ne avesse sentito parlare, molti marchi costruttori europei ed americani hanno avuto a che fare con problemi che riguardano questo componente. Riassumendo la questione, molte vetture montano airbag Takata difettosi che, per un problema di fabbricazione, potrebbero non funzionare nel caso di un incidente, causando gravi pericoli agli occupanti dell’auto.
Anche il brand Citroen ha molti modelli prodotti e già venduti con questo problema. Il numero delle vetture coinvolte è decisamente ampio con il coinvolgimento anche di molti clienti italiani. La casa ha quindi disposto un richiamo urgentissimo delle auto interessate, invitando i proprietari a sospendere immediatamente la guida in attesa della risoluzione del problema. Una disposizione che sta causando non pochi problemi.
I clienti protestano e guidano lo stesso
La casa produttrice Takata avrà pure dichiarato bancarotta ma i problemi per chi ha usato componenti del brand continuano. Adesso, il richiamo coinvolge due modelli del brand Citroen ossia la DS3 – introdotta sul mercato nel 2010 – e la C3 – modello storico in produzione addirittura dal 2002 – per un totale di ben 600mila unità, un numero sconvolgente.
Gran parte delle automobili sono state vendute in Francia ma una buona parte circola anche in Italia. Senza alternativa di trasporto, i proprietari si ritrovano nell’impossibilità di utilizzare il veicolo richiamato con inevitabili ricadute nella vita quotidiana.
Stellantis si sta impegnando a risolvere il problema nel minor tempo possibile magari con la possibilità di indennizzare i clienti con un’auto sostitutiva. I tempi di attesa però sono lunghissimi e non pochi proprietari, come si evince da alcune testimonianze, continuano ad utilizzare l’auto nonostante la richiesta di fermo.
Nella lettera di richiamo, Citroen ha indicato anche le modalità con cui procedere alla riparazione. Per farlo, occorre completare una procedura sul sito web indicato, necessaria per il rilascio di un codice. Quest’ultimo dovrà essere comunicato al rivenditore autorizzato Citroen scelto che provvederà all’ordine dei pezzi di ricambio. La procedura però, anche in questo caso, non è affatto breve, considerando l’ingente numero di veicoli da riparare. In molti, pertanto, continuano a guidare..