Brutte notizie in casa Peugeot che si trova ora costretta a dover pagare un risarcimento milionario ad un marchio italiano, ecco perché.
Il rispetto della concorrenza non può che essere un elemento determinante nel mondo automobilistico, nonostante sia certamente un settore dove si fa di tutto per fare meglio degli altri. Anche i successi ottenuti non devono essere motivo per adagiarsi, quanto piuttosto la giusta spinta per cercare di migliorarsi, provando a intercettare le esigenze dei clienti o potenziali tali.
In genere, i costruttori dovrebbero puntare a non abbandonare la tradizione, così che ogni marchio sia distinguibile, ma allo stesso tempo provare a proporre qualcosa di nuovo, se possibile in anticipo rispetto a quanto offre il mercato. Non sempre però tutto va per il verso giusto, come è accaduto in casa Peugeot. Il marchio francese avrebbe pagato pegno un presunto plagio ad una rivale diretta.
Un brutta batosta in casa Peugeot
Ma quale sarebbe la notizia negativa che ha colpito il marchio Peugeot e che saràdifficile da digerire? Si tratta di una conseguenza della sconfitta in Tribunale subita dall’azienda, il cui ricorso è stato ritenuto inammissibile da parte della Corte di Cassazione. La decisione segue la sentenza del 16 gennaio 2023 della Corte d’Appello di Milano che, in linea con il Tribunale di Milano in primo grado, aveva accertato la violazione di un brevetto che è risultato invece di proprietà di Piaggio.
Il riferimento è al veicolo Peugeot Metropolis che avrebbe, secondo i giudici ma soprattutto l’accusa, beneficiato indebitamente di un brevetto europeo di Piaggio & C. S.p.a.. Peugeot Motocycles SAS e Peugeot Motocycles Italia avevano scelto di presentare ricorso alla Suprema Corte, ma la loro protesta è stata ritenuta inammissibile, con gli Ermellini che hanno di fatto dato ragione al marchio tricolore.
Tutto ciò consente quindi di passare in giudicato quanto era stato deciso dalla Corte di Appello di Milano. Per questo motivo viene considerata accertata in via definitiva la violazione della del brevetto europeo con il brand che avrebbe presentato un sistema antirollio per il suo veicolo troppo simile a quello dell’MP3 di Piaggio un modello a tre ruote davvero molto simile. L’azienda non avrebbe dunque rispettato proprio sul territorio italiano l’importazione, esportazione, commercializzazione e pubblicizzazione (anche attraverso internet) del veicolo. Piaggio può quindi ricevere un risarcimento per il danno subito per effetto dell’accertata contraffazione, che ammonta a oltre un milione di euro.
Il Gruppo Piaggio non può che essere soddisfatto della sentenza, consapevole di aver di fatto vinto una battaglia legale cruciale: “L’importanza e il valore dei risultati tecnologici conseguiti dal Gruppo Piaggio con considerevoli investimenti nella ricerca e sviluppo, che hanno consentito al Gruppo Piaggio di essere all’avanguardia nella tecnologia dei veicoli a tre ruote e hanno portato il Piaggio MP3 a una posizione di leadership nel mercato di riferimento”, si legge in una nota ufficiale del brand.