Si parla da tempo di auto elettriche, ma dagli USA giunge un nuovo motore che è adatto anche alle astronavi.
Per quanto le istituzioni stiano cercando sempre di più di imporre alle grandi case la produzione di auto elettriche, i consumatori sono decisamente contrari a esse. Ecco allora come mai si nota come negli USA si stia cercando di ampliare gli orizzonti motoristici, con dei propulsori che siano sicuri e adatti davvero a tutte le varie forme di mezzi di trasporto.
Sono state molte le discussioni tra gli appassionati anche per quanto riguarda la tipologia di motori che sono prodotti tra Europa e USA. Da un lato infatti si cerca di dare modo al propulsore di dare vita alla maggiore potenza possibile con il minor numero di cilindri, mentre nel Nuovo Continente si punta ancora a motori molto ingombranti.
Non vi è dubbio alcuno sul fatto che negli USA ci sia la voglia di progettare dei nuovi ed eccellenti motori anche in modo ecologico. Da tempo ormai si parla sempre di più dell’uso dell’idrogeno nel settore, ecco come mai ora sta nascendo un propulsore che avrà un uso pazzesco anche per le astronavi.
H2 Starfire: l’idrogeno vola nello spazio
La società Astron Aeropace di recente ha trovato il modo di dare vita a uno dei propulsori che è destinato a diventare uno dei più rivoluzionari di sempre. Si tratta dell’H2 Starfire, con questo che sarà a idrogeno e che darà modo così di migliorare le prestazioni nel pieno rispetto dell’ambiente.
La scelta di Astron Aerospace è derivata dal miglioramento del motore Omega 1, ma rispetto al propulsore di partenza, vi è modo di alzare le prestazioni e allo stesso tempo anche di ridurre il numero di pezzi di ingranaggi. Da un punto di vista pratico, il motore sembra essere un’evoluzione del propulsore Wankel, uno dei più controversi della storia, ma che ha portato grandi risultati in casa Mazda.
H2 Starfire infatti presenta due alberi controrotanti, con il movimento che avviene in senso opposto e dunque permette di ridurre sensibilmente l’attrito, oltre che la forza centrifuga. Anche la distribuzione del carburante è più omogena, il che garantisce una migliore efficienza. Si tratterà di un motore che è davvero adatto per ogni evenienza, tanto è vero che lo si può adottare anche su vetture di piccole dimensioni o su bolidi da 400 cavalli. La rivoluzione parte così dagli USA e l’idrogeno è il futuro.