Cambia ancora una volta lo Spid e si tratta di una rivoluzione per molti italiani.
Siamo di fonte ad anni nei quali si è deciso di rinnovare in modo deciso la burocrazia in Italia e soprattutto si è voluto virare in modo netto verso una soluzione dove si possa velocizzare ogni pratica. In quest’ottica è nato lo Spid, ovvero il Sistema Pubblico di Identità Digitale, con i sistemi di sicurezza che risultano davvero all’avanguardia.
Per questo motivo sono tantissimi coloro che hanno deciso di utilizzare questo sistema, anche perché in molti casi diventa obbligatorio. Bisogna ricordare però come non ci sia solo la soluzione dello Spid, ma negli ultimi anni è diventata gradita anche quella del CIE, con la Carta d’Identità Elettronica che è molto comune.
Ora però è tempo di assistere a un grosso cambiamento per quanto riguarda la gestione dello Spid, il che rischia di comportare grossi problemi. Lo si vede dal fatto che anche questo sistema sta per diventare a pagamento, il che non farà altro se non provocare importanti difficoltà ai danni di gran parte dei cittadini.
Spid diventa a pagamento da luglio: ecco chi riguarda
L’intento del Governo attuale è quello di trovare delle soluzioni che possano essere maggiormente all’avanguardia rispetto a Spid, per questo motivo si è deciso di virare su di una soluzione al passo con i tempi come IT-Wallet. Ecco dunque come si sta decidendo di dare vita a dei forti cambiamenti nella gestione della burocrazia.

Ora InfoCert infatti ha deciso di seguire la scelta di Aruba, ovvero quella di far diventare a pagamento il servizio dello Spid. Una scelta importante quella che ha portato avanti la società che è parte integrante di Tinexta. Infatti l’annuncio ha portato a un grosso scossone nel settore, tanto è vero che dal 28 luglio 2025, chiunque avesse sottoscritto lo Spid con InfoCert, dovrà pagare 5,98 euro all’anno.
Per quanto riguarda il rinnovo del servizio è totalmente automatico, ma nel caso in cui qualcuno non dovesse esprimere parere positivo, ecco che non vedrà alcun addebito sul proprio conto. InfoCert spiega come sia stato determinante nel garantire il passaggio dei cittadini verso una soluzione maggiormente digitale rispetto al passato e avendo offerto per 10 anni questo sistema, ora non ci si deve sorprendere per il fatto che si faccia pagare una piccola quota. Il recesso può avvenire tramite Pec o inviando una raccomandata.