Il mercato dell’usato va per la maggiore in Italia, ma occhio alle fregature per chi decide di acquistare un’automobile di seconda mano.
Il 2024 ha confermato la crisi del mercato automotive in Italia e nel resto dell’Europa. Rispetto all’annata precedente si sono vendute molte meno vetture nuove di zecca, dati in calo ponderale soprattutto se si mettono a confronto con il pre-covid. Colpa forse dell’inflazione e dei costi molto aumentati delle auto stesse.
Ecco perché in tanti si sono affidati e si affideranno anche in futuro al mercato dell’usato. Acquistare un’automobile di seconda mano o a chilometro zero appare molto più conveniente rispetto ad un investimento sul nuovo ed originale. Il trend e positivo, ma gli italiani non devono sottovalutare i rischi ed i tentativi di imbroglio in questo ambito.
Non è infatti inusuale cadere vittime di truffe che possono far perdere migliaia di euro. Rischi che bisogna evitare con un minimo di attenzione, senza farsi intortare da venditori che cercano di guadagnare sulla pelle di chi purtroppo risulta meno furbo. Ma andiamo a vedere quali sono i tentativi loschi sul mercato dell’usato.
Tutte le truffe da cui difendersi nel mercato delle auto di seconda mano
Una delle truffe più comuni in questo senso è la manomissione del contachilometri, una pratica semplice che permette ai venditori poco corretti di gonfiare il prezzo di vendita dell’auto, riducendo il chilometraggio. Per evitare questa frode, consigliamo di controllare lo storico delle revisioni dell’auto, recandosi sul Portale dell’Automobilista e inserendo la targa.
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Occhio anche a danni dell’auto, nascosti bene dal venditore, dopo incidenti che ne hanno danneggiato le componenti interne. Oppure le richieste di pagamento anticipato, visto che la truffa della finta auto da vendere è una manovra vecchia come il mondo, con l’acquirente-truffatore che sparisce dopo aver incassato il primo bonifico.
Altro pericolo è rappresentato dalle auto rubate, che possono finire sul mercato dell’usato con documenti di circolazione falsificati. Urge qui un controllo minuzioso sul numero di telaio, così da evitare di spendere soldi per una vettura che è sotto indagine delle forze dell’ordine.
Attenzione infine alle modalità di pagamento di un’auto richieste dal venditore, soprattutto se privato. Spesso i truffatori si avvalgono di modalità in contanti o ricariche su carte prepagate, rendendo così impossibile il recupero e il tracciamento del denaro anche tramite le autorità. La soluzione sicura resta il bonifico istantaneo, più regolare come trasferimento immediato di denaro e senza possibilità di revoca al momento degli accordi.