Brutte notizie per gli automobilisti, ufficiale la chiusura per strade e autostrade. Ecco quando e cosa sta succedendo.
Sono giorni di grande fermento per la mobilità e l’industria dei motori in generale. I temi sotto la lente d’ingrandimento dell’opinione pubblica sono davvero moltissimi. Da un lato la riforma del Codice della Strada che potrebbe essere approvato in tempi brevi, dall’altro le difficoltà del settore delle automobili, con la polemica che coinvolge governo, Stellantis, sindacati e lavoratori che continua a tenere banco e si è riaccesa nelle ultime ore. Dal tema degli incentivi statali, che sembrano essere arrivati al capolinea, sino agli investimenti futuri nel nostro paese e alla crisi del mercato, senza dimenticare la transizione elettrica o il tema delle accise del carburante: i temi sono davvero moltissimi e toccano la mobilità a tutto tondo.
Le decisioni del governo su tutte queste tematiche, in particolare con l’approvazione dell’ultima legge di bilancio ma più in generale nelle posizioni assunte dal nostro esecutivo sul fronte dell’industria dei motori, hanno scatenato diverse preoccupazioni tra gli addetti ai lavori. Non soltanto tra coloro che lavorano direttamente nell’industria dei motori, ma anche in tutti coloro che indirettamente sono collegati al settore, come per esempio i distributori di carburante.
Il 14 novembre Faib, Fegica e Figisc-Anisa, associazioni di categoria dei benzinai, si riuniranno in una assemblea. Il tema sarà il lavoro precario del settore e la gestione degli appalti, giudicati troppo brevi dalla categoria e per questo reputati un problema per la stabilità della categoria.
Richiedono dunque che tutte queste questioni vengano prese in considerazione nel dettare l’industria dei motori, e che debbano essere prese in considerazione nelle valutazioni del caso della transizione. Troppo spesso si parla degli effetti dello stop a diesel e benzina sull’industria automobilistica e sui petrolieri, ma non dal punto di vista dei gestori e dei consumatori.
La richiesta è quella di una normativa più giusta che garantisca uguali diritti per tutti e che possa tutelare il settore, e i lavoratori sono pronti a chiudere e fermare gli impianti su strade e autostrade per far si che il messaggio arrivi a chi di dovere. Questo ovviamente sarebbe un grande problema per gli automobilisti, che si troverebbero in una situazione di incredibile disagio. I prossimi giorni saranno dunque decisivi in questo senso, con i cittadini che attendono di conoscere come si evolverà la situazione.
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