La BMW è già proiettata al futuro con una nuova generazione di motori che soppianteranno quelli elettrici. Scopriamo cosa c’è dietro questa straordinaria innovazione.
Nelle stanze dei bottoni, in sede europea, si è deciso di fare all-in sull’elettrico. L’industria dell’Automotive sta attraversando la più grande trasformazione di tutti i tempi per adeguarsi alle misure restrittive che verranno emesse dal 2035. Tra 11 anni verranno commercializzate solo vetture alla spina, con l’eliminazione di tutta la produzione termica, ibride comprese.
L’impatto sull’ambiente dovrebbe risultare positivo, almeno in parte, ma vi sono tantissimi problemi connessi alla produzione di EV. Prima di tutto le auto full electric stanno risultando proibitive per la fascia media della popolazione. Gli italiani stanno attraversando una fase di gravi difficoltà economiche e la macchina nuova non rappresenta più una priorità. Ecco perché ci ritroviamo con uno dei parchi auto più vetusti d’Europa.
C’è una carenza di colonnine di ricariche sparse, in modo omogeno, lungo il territorio nostrano. Inoltre, il piacere di guida a bordo di EV non è paragonabile a quello delle auto termiche. Per tutti questi motivi un numero limitatissimo di progressisti green ha scelto di abbandonare le vecchie abitudini per sposare il nuovo corso elettrico. Vi sono case costruttrici, Toyota in primis, che hanno investito in altre tecnologie. A ruota Hyundai e BMW hanno deciso di puntare su una vera soluzione a zero impatto ambientale.
Chi lo ha detto che il mondo di domani si muoverà a bordo di vetture con batterie agli ioni di litio? La BMW, attraverso l’illustre parere del presidente del consiglio di amministrazione, Olivier Zipse, ha spiegato come l’idrogeno possa essere “il pezzo mancante del puzzle”, ovvero quello che renderebbe il futuro della mobilità ancora più green. il SUV iX5 garantisce un piacere di guidare senza emissioni e con una potenza fino a 295 kW (401 CV).
La casa bavarese ha scelto di differenziare, per i propri clienti l’offerta, promuovendo auto con motori a combustione interna, EV e anche ad idrogeno. I vertici hanno pensato di promuovere una “flotta pilota”, al fine di valutare la concreta fattibilità del progetto su larga scala. Le prestazioni delle auto ad idrogeno sono al vaglio per capire se i problemi riscontrati con le full electric potrebbero risolversi. Già che il rifornimento presso le colonnine ad idrogeno avviene in meno di 5 minuti rappresenta un bel passo in avanti per una mobilità senza pensieri e flessibile anche sulle lunghe distanze.
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