Scatta l’allarme per l’economia internazionale: crolla anche il colosso italiano, quello che sta succedendo preoccupa il mercato.
Per l’industria dei motori non è certo un periodo semplice, soprattutto in Europa. La concorrenza cinese e gli alti costi della transizione elettrica, che si sono tradotti in alti prezzi e in una domanda che di conseguenza ha faticato a decollare, hanno messo a dura prova le aziende, e le difficoltà hanno trovato riscontro in un crollo delle vendite rispetto al passato e in grosse perdite per molti dei grandi colossi. La situazione non è certo migliorata nelle ultime settimane, dopo le ultime notizie che sono arrivate dagli Stati Uniti.
L’insediamento di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha creato un vero terremoto nelle dinamiche politiche internazionali, con ribaltoni e clamorosi cambi di fronte. La situazione è quanto mai tesa, anche dal punto di vista dei rapporti commerciali. Il presidente sembra determinato a portare avanti la sua idea di mettere pesanti dazi sui prodotti che arrivano dall’estero, una mazzata incredibile per Europa e Canada, sino ad ora principali alleati degli Stati Uniti. Anche l’automtotive sembra essere finito nel mirino di Trump.
La notizia di dazi a 25% per le auto importate negli Stati Uniti ha creato non soltanto un polverone tra le case automobilistiche, che si sono schierate contro la misura, oltre che tensioni con i paesi destinatari di questo provvedimento. Anche la Borsa ha reagito in modo forte a questa notizia, e a subire gli effetti è stato anche un colosso italiano.
Pirelli è un vero colosso in tutto il mondo, l’azienda italiana specializzata nella realizzazione di pneumatici ha collaborato con le più grandi realtà del panorama automobilistico in tutto il mondo. Anche un colosso come Pirelli però è pronto ad accusare il colpo. Già lo scorso Febbraio a Piazza Affari l’Ftse Mib aveva segnato il -5,4% dopo la notizia dell’intenzione di Trump di mettere i dazi, la situazione oggi non può che essere allarmante.
Se anche un gigante come Pirelli risente di questa situazione, la guerra commerciale che è stata innescata nelle ultime ore rischia di avere un risultato catastrofico per le aziende del settore dell’automotive e per tuta l’industria dei motori, che sta facendo il possibile per riuscire a reggere l’urto. Insomma, il futuro dell’automotive continua a preoccupare e non sembra esserci in arrivo alcune tregua per le aziende che ormai da anni si trovano a dovere affrontare un problema dopo l’altro.
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