Cambio in vista per un marchio storico italiano, che potrebbe entrare a far parte a sorpresa della grande famiglia di Ferrari.
Negli ultimi mesi stanno emergendo difficoltà imponenti per uno dei marchi storici dell’automobilismo italiano. Un nome che senza dubbio alimenta le fantasia degli appassionati e che rappresenta una certezza assoluta nel mondo delle supercar, ma che ultimamente non sta avendo i riscontri desiderati, forse per una produzione troppo ancora al passato.
Stiamo parlando di Maserati, il brand originario di Bologna e costituito nel lontano 1914, specializzato nella produzione di auto sportive di lusso. Nonostante il simbolo del Tridente sia una vera e propria certezza storica nel panorama automobilistico internazionale, i numeri ed i risultati di vendita negli ultimi tempi sono nettamente in calo.
Per questo motivo da qualche giorno si sta cominciando a parlare in maniera concreta di una possibile manovra aziendale, che potrebbe portare al risollevamento del marchio. Protagonista di tale opzione è la Ferrari, la casa automobilistica modenese che rappresenta ancora oggi uno dei march più amati e stimati dal grande pubblico, anche per la sua continua partecipazione al mondiale di Formula 1 con il suo settore sportivo.
Maserati, addio a Stellantis ed ingresso in Ferrari: i motivi della manovra
L’intenzione è quella di portare Maserati a far parte della famiglia Ferrari, uscendo di fatto dall’universo Stellantis. La holding internazionale, che contiene al suo interno la gestione e la produzione di ben 14 marchi automobilistici di alto livello, potrebbe veder uscire dunque il Tridente dopo le recenti delusioni in fatto di mercato.
![Maserati passa all'interno di Ferrari](https://derapate.allaguida.it/wp-content/uploads/2024/06/maserati-090624-derapate.jpg)
Una opzione agevolata dal fatto che John Elkann sia attualmente sia il presidente di Stellantis che il punto di riferimento di Ferrari; ma il motivo di tale manovra è tutto da chiarire. La cessione da parte di Stellantis potrebbe ridurre le perdite sui conti della holding. Cedere un marchio e un costruttore che non è in grado di rispettare le performance stabilite potrebbe quindi essere una corretta strategia anche nei confronti degli investitori che avevano puntato sull’apporto di Maserati.
Da chiarire anche i benefici che otterrebbe Ferrari ad inglobare Maserati al suo interno. Probabilmente c’è la possibilità di puntare su una strategia comune, come prodotti di nicchia dai livelli produttivi limitati e dai margini oggettivi elevati. Oppure sulla condivisione delle tecnologie, con una piattaforma elettrica targata Ferrari che agevolerebbe anche l’espansione e la ripresa del brand Maserati.
Va ricordato che in passato il compianto presidente FCA Sergio Marchionne aveva ragionato su un inserimento di Maserati nel gruppo Ferrari. I due marchi hanno anche già collaborato su alcuni modelli, come la Quattroporte del 2003 e sulla MC12 basata sulla Ferrari Enzo.