Jeep, che guaio: avviso a tutti gli automobilisti, le stanno richiamando tutte per un difetto. Cosa sta accadendo
In Italia il mercato delle auto a noleggio è sempre più in crescita: spesso gli automobilisti italiani scelgono questo tipo di soluzione alternativa all’acquisto definitivo per una questione di vantaggi ed opportunità. Puntare su una versione da prendere in noleggio a lungo termine significa innanzitutto restituire l’auto dopo tre anni (ma anche cinque, dipende dal contratto che si sottoscrive) e, quindi, prenderne un’altra con la stessa formula.
Di fatto, quindi, si tratterebbe di avere una vettura nuova ogni tre anni pagando una rata mensile. Le auto con la formula del noleggio a lungo termine, poi, non hanno costi extra. Nessuna assicurazione, essendo inclusa nel contratto. Un aspetto non da poco, considerato anche quanto costino le polizze nel 2024 in Italia.
Anche l’assistenza meccanica, qualora ve ne fosse bisogno, non è carico dell’automobilista ma è inclusa nel contratto, con tanto di carro attrezzi a disposizione. Tra i marchi che hanno fatto registrare numeri sempre più alti per quanto riguarda sia la vendita definitiva che quella delle auto a noleggio c’è la Jeep.
Il marchio appartenente al gruppo Stellantis è iconico e rappresenta da sempre i Suv e l’offroad, spesso anche estremo. Le Renegade, ad esempio, sono tra le vetture più apprezzate ma anche la nuova Avenger sta riscuotendo notevole successo. Eppure per i possessori delle Jeep, è arrivato un problema non da poco.
Jeep, rischio incendio: ecco i veicoli coinvolti
Ben 194mila Suv Jeep ibridi plug-in, infatti, sono stati richiamati da Stellantis per un potenziale rischio di incendio. Sono già 13 le segnalazioni di incendi di auto avvenuti con la vettura spenta e parcheggiata. Da qui la necessità di questo richiamo ma anche il suggerimento ai proprietari dei veicoli suddetti di parcheggiare la loro auto in un luogo isolato e lontano da altre vetture proprio per evitare rischi del genere.
Sono due i modelli che hanno ricevuto il richiamo. Si tratta di alcuni modelli Wrangler prodotti tra il 2020 ed il 2024 e le versioni ibride plug-in della Grand Cherokee prodotta tra il 2022 ed il 2024. Il problema riscontrato sarebbe in un componente della batteria che nel 5% dei veicoli suddetti risulta difettoso.
Il rischio di incendio diminuisce quando è esaurito il livello di carica: da qui l’invito agli automobilisti di non procedere con le ricariche delle stesse. Il richiamo riguarda 154mila veicoli negli Stati Uniti, 14mila in Canada, 700 in Messico e 26mila nelle altre regioni escluso il Nord America.