Il suo insuccesso sul mercato automobilistico l’aveva etichettata come auto bruttissima. Oggi, però, è diventata un mito.
Erano i primi anni del 2000 quando il TIME la descrisse categoricamente come una delle auto più brutte mai prodotte. Eppure, alcuni suoi dettagli tecnici innovativi, oggi molto ricercati, avevano mostrato sin da subito tutto il suo potenziale. Qualcuno rimase stupito da questo modello così particolare e lo fece divenire in poco tempo come uno di quelli più popolari del momento.
Infatti, fu utilizzato nella serie TV di successo Breaking Bad, addirittura come vettura personale del protagonista Walter White. Parliamo di una monovolume semplice e con una tecnologia di bordo all’avanguardia, ma forse troppo per gli anni in cui era disponibile sul mercato, dal 2001 al 2005. Era stata presentata al pubblico con un frontale del tutto particolare e con una griglia imponente che andava a caratterizzare le sue linee innovative.
Quell’auto così bistrattata era stata prodotta da parte della storica azienda statunitense Pontiac. Sin dal 1926 è stato un marchio di enorme successo, ma il gruppo General Motors, che tentò di salvarne le sorti dalla bancarotta, non è mai riuscito a rilanciarlo. Nel 2010, infatti, è stata decretata la chiusura di ogni concessionaria dell’azienda. In quel modo, si mise alle spalle una pagina di storia automobilistica che, comunque, trasmette ancora i suoi effetti sui modelli attuali.
Pontiac, l’auto che oggi acquisterebbero in molti
La GTO, la Astre e la Firebird sono solo alcuni dei modelli di successo che il marchio Pontiac ha immesso sul mercato automobilistico. Proprio per questo motivo, nessuno si sarebbe mai aspettato che un modello del marchio di Detroit potesse affrontare così tante problematiche a livello di vendite.
Invece, nel momento in cui la Pontiac ha prodotto la Aztek sono state molte le persone che l’hanno criticata sotto vari aspetti, financo i giornalisti del TIME. Sulla parte frontale spiccavano i proiettori grandi a sviluppo verticale e posti su due livelli. In quella centrale, invece, c’era una seconda griglia, ma questi non erano gli unici dettagli particolari del modello. Infatti, il cofano ampio e curvo, insieme alle due nervature poste sul parabrezza, andava a evidenziare le linee slanciate e alte di questo esemplare.
Montava un motore LA1 da 3.4 litri V6, capace di erogare fino a 188 cavalli e 285 Nm di coppia massima. I suoi interni erano semplici e al passo coi tempi, con una plancia a linea curva che somigliava proprio a quella delle iconiche Pontiac prodotte fino a quel momento. I prezzi si aggiravano dai 20.560 euro fino a 23.340 euro circa ed era in competizione con modelli di alta caratura, come la Ford Bronco, la Chrysler PT Cruiser, la Ford Puma e la Volkswagen Tiguan. Purtroppo il suo spirito d’innovazione non venne ben compreso subito e nel 2005 venne sostituita dalla Torrent, la quale risollevò per un periodo le sorti del marchio.