Bocciato il decreto del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini: non ci sarà più l’obbligo, cambia tutto per quanto riguarda la mobilità
Sono state settimane piuttosto frenetiche per il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. Il leader della Lega nonché vicepremier del governo presieduto da Giorgia Meloni ha nelle ultime settimane completato la tanto voluta riforma del Codice della Strada, alla quale il governo ha lavorato sin dal suo insediamento. Le nuove regole sono già entrate in vigore, tra il plauso di alcuni e le critiche di altri.
Un via libera ovviamente accolto con soddisfazione dalla maggioranza e da Salvini, che però in queste ore, di contro, hanno invece dovuto incassare il no ad un decreto da parte del Tar del Lazio. La normativa riguarda un tema certamente molto discusso negli ultimi anni: quello del servizio Noleggio con Conducente, sempre più utilizzato anche nel nostro paese soprattutto nelle grandi città. Queste nuove forme di mobilità hanno certamente cambiato quello che è il panorama dei trasporti, e da tempo da più parti viene richiesta una normativa che possa tutelare e regolamentare con maggiore efficacia questo tipo di situazioni.
NCC, no del Tar al decreto di Salvini e Piantedosi
Il Tar del Lazio ha bocciato il decreto sulla riforma del servizio NCC (Noleggio con conducente), proposto dal ministro Salvini e dal ministro dell’Interno Piantedosi. La proposta poneva per le vetture NCC l’obbligo di sostare per 20 minuti tra una corsa e l’altra.
La decisione è in linea con quella presa lo scorso mese di Giugno dall’Antitrust e dall’Autorità di regolazione dei trasporti (ART). La motivazione di allora fu che la sosta forzata rappresentasse un “discriminatorio e ingiustificato aggravio per gli esercenti il servizio NCC“. Il decreto, che era stato comunque emanato, sarebbe dovuto entrare in vigore il prossimo 3 Gennaio, ma il Tar ha bloccato tutto.
A detta degli operatori, questo provvedimento potrebbe mettere a rischio il futuro di questo settore. Per questo il ricorso dell’associazione NCC italia è stato accolto ed è stato deciso per il rinvio alla camera di Consiglio del 13 Gennaio 2025 sospendendo nel frattempo la norma. “Appare discendere un pregiudizio grave e irreparabile per i titolari dell’attività di noleggio con conducente per effetto delle imposizioni introdotte in ordine alle modalità del relativo espletamento“ si legge, in linea con quanto precedentemente espresso dall’Antitrust. La sentenza è stata accolta con soddisfazione dalle associazioni di categoria.