Tokyo vibra. Padiglioni pieni, luci taglienti, folla che cerca il “prossimo passo”. Honda arriva con idee nuove, tra concept visionari e prototipi a un passo dalla strada. In mezzo al brusio, c’è un nome che cresce piano e poi si impone: Honda Civic e:HEV RS.
Honda prepara un Salone denso. La casa giapponese conferma la presenza con una linea di concept e prototipi. È il suo modo classico di ragionare in pubblico: mostrare, far discutere, poi mettere a terra.
Negli ultimi saloni, Honda ha portato progetti concreti. Penso alla compatta elettrica SUSTAINA-C o alla micro-urban CI-MEV al Japan Mobility Show 2023. Piccoli indizi su come il marchio traduce ricerca in prodotto. Quest’anno il copione sembra simile, ma con un accento più deciso su efficienza e guida.
Io a Tokyo ci vado per ascoltare. I saloni raccontano l’aria del tempo meglio dei comunicati. Vedi i volti davanti a un cofano aperto. Senti il silenzio di un’ibrida che si accende. Capisci se una soluzione convince davvero.
Arriviamo al punto. Dentro la cornice dei prototipi, la protagonista con targa quasi pronta è la Honda Civic e:HEV RS. Non è un esperimento astratto. È una lettura sportiva di una ibrida già solida. L’architettura è la nota e:HEV a due motori: uno elettrico di trazione e uno per la generazione, accoppiati a un 2.0 benzina ciclo Atkinson e a un rapporto fisso. La logica è semplice: massimizzare l’elettrico in città, usare il termico quando serve efficienza ad alta andatura.
Dati ufficiali per la versione europea della Civic e:HEV parlano di 135 kW (184 CV) e 315 Nm, con batteria agli ioni di litio compatta e consumi WLTP intorno a 4,7–5,0 l/100 km (fonti: schede tecniche Honda Europe 2022–2023). Per la RS del Salone di Tokyo, Honda non ha ancora pubblicato una scheda tecnica dedicata. Quindi niente cifre definitive. Ma il perimetro è chiaro: taratura più pronta del pedale, assetto irrigidito, dettagli aerodinamici, e interni con tocchi sportivi. Se ci saranno potenza o coppia diverse, lo sapremo in fiera.
Il contesto aiuta. La linea RS, nei mercati asiatici, indica una finitura più grintosa: cerchi da 18 pollici, freni maggiorati, inserti scuri, sedili con sostegno. Qui l’aspettativa è simile, con l’ibrido che resta centrale. La tecnologia e:HEV usa spesso modalità EV a bassa velocità e passa in ibrido serie o parallelo senza scossoni. È il suo pregio: fluidità. E un sound discreto, che non anestetizza.
Sul tavolo c’è anche il tema efficienza. In Europa, la Civic e:HEV emette circa 108–113 g/km di CO₂ WLTP, a seconda dell’allestimento. Numeri verificabili e coerenti con una ibrida non plug-in di segmento C. Se la RS porterà gomme più larghe e downforce, potrebbe cambiare di poco. Lo verificheremo con i dati giapponesi quando saranno pubblici.
Honda, intanto, sfrutta Tokyo per ribadire una strategia. Elettrificazione pragmatica, guida pulita, qualità di utilizzo. I prototipi raccontano il domani. La Civic e:HEV RS racconta l’oggi con un pizzico di pepe. Personalmente, mi interessa vedere come il feeling del volante dialoga con la spinta elettrica nelle riprese da 40 a 80 km/h. È lì che capisci se una RS merita la sigla.
Uscendo dai padiglioni, la città scorre come un circuito lento. Le luci si riflettono sulle carrozzerie come gocce. Viene da chiedersi: se l’ibrido sa essere emozione e misura, non è forse il linguaggio più onesto per la mobilità che ci aspetta?
Jose Serrano domina le GT World Finals, conquistando il titolo Nations/Nation’s Cup. Il team Porsche…
Ricordando la Renault Clio Williams, l'articolo esplora la possibilità di una nuova versione sportiva della…
C'è già un primo verdetto in Formula 1 in vista del prossimo Mondiale. Per Verstappen…
Sky rinnova l'accordo esclusivo con Dorna Sports per la trasmissione della MotoGP in Italia fino…
Novembre segna un cambiamento nel mercato automobilistico europeo, con un aumento delle immatricolazioni di auto…
Laboratorio a cielo aperto in Italia: sarà centrale per lo sviluppo della guida autonoma. Ecco…