Incredibile novità nel mondo dei motori, con un grande colosso italiano che passa di mano e parte la rivoluzione.
Sono diverse le aziende che stanno passando di mano in questi ultimi mesi, con la crisi del settore dei motori che purtroppo non sembra essere intenzionata a bloccarsi nel breve periodo. L’inflazione è una delle principali problematiche che devono affrontare da un lato i produttori e dall’altro i clienti.
Le auto sono in crisi, tanto è vero che sono diverse coloro che stanno cercando di unire le forze in modo tale da poter evitare guai peggiori in futuro. Lo si vede per esempio con il caso eclatante delle tre giapponesi Honda, Nissan e Mitsubishi, con queste che avevano annunciato l’accordo per la fusione in un grande gruppo, ma ora qualcosa può cambiare.
Non è facile la convivenza nemmeno nel mondo delle moto, con la KTM che purtroppo sta attraversando un periodo nero della propria storia. Il fatto di aver dato il via all’istanza di fallimento è un durissimo colpo da digerire e quindi si sono prese delle decisioni nette, con la MV Agusta che infatti non farà più parte del progetto.
MV Agusta passa di mano: torna Sardarov
Il passaggio della MV Agusta alla KTM sembrava essere un grande segnale per la casa lombarda, con questa che era pronta a compiere un nuovo grande salto di qualità. Già nel 2024 era stato possibile ammirare uno sviluppo straordinario del marchio, con ben 4000 modelli venduti e una crescita del 116% rispetto al 2023.
Tutto dunque stava andando per il meglio, peccato però che il crollo di KTM ha cambiato tutto. La casa austriaca ha valutato che il marchio italiano non fosse più centrale nel progetto e dunque è stato obbligatorio un cambio della guardia, con MV Agusta che dunque è tornata a far parte della Art of Mobility, gestita dal moscovita Timur Sardarov.
I clienti comunque per il momento non hanno davvero nulla di che temere per la manutenzione e i controlli della propria moto. La MV Agusta infatti garantirà la prosecuzione del lavoro per tutti i 219 punti vendita del marchio, senza tralasciare i 41 centri di assistenza. Sarà importante capire però a quale colosso di appoggerà ora MV Agusta, perché il solo Sardarov difficilmente potrà bastare, con la QJ Motor che potrebbe tornare in auge, dopo che già c’erano stati dei contatti nel 2019 e chissà che, dopo Benelli, anche la MV Agusta possa beneficiare di possibile legame con il colosso cinese.