Il motore del futuro è italiano e deriva dal Diesel: è la fine per l’elettrico, zero inquinamento e tanta potenza

Si sta cercando in tutti i modi di rinnovare il settore dei motori in Italia, con il diesel e l’elettrico che sono spazzati via.

La diatriba in questi anni sulla tipologia di carburante che deve essere adottato dalle grandi case automobilistiche sta sicuramente dividendo e non poco l’opinione pubblica. L’elettrico infatti è la novità e come tale deve ancora essere sviluppato e perfezionato, mentre dall’altra parte c’è il gasolio che sembra ormai aver fatto il proprio tempo.

Nel mezzo c’è la benzina, con questo che è il principale carburante per quanto riguarda l’utilizzo di versioni ibride, anche se non stanno mancando le innovazioni che portano a ibride con diesel. In Italia vi è una discussione molto accesa riguardo a questa tematica, con molti che vorrebbero una soluzione mista, probabilmente la più logica.

In questo modo si avrebbe la possibilità di continuare a sfruttare tecnologie ormai ben consolidate e allo stesso tempo anche continuare a migliorare il futuro in elettrico. Non sono però solo queste le soluzioni possibili, tanto è vero che si può ammirare come in Italia vi siano della valutazioni per nuovi motori innovativi, con una nota azienda che rivoluziona il settore.

Gervasoni verso il motore a idrogeno: che novità

Giunge direttamente da Bergamo quella che potrebbe essere una delle più grandi rivoluzioni nel mondo dei motori in Italia, con il Gruppo Gervasoni che sta per lanciare sul mercato un iniettore particolare per motori a idrogeno. Si tratta di una novità davvero pazzesca, soprattutto perché il settore al momento non sta attraversando di certo il suo periodo più roseo.

Gervasoni
Gervasoni (Twitter – derapate.allaguida.it)

La Gervasoni però punta a dare forma a un motore particolare, nato da una particolare richiesta, come si evince su BergamoNews. “Il tutto è nato da un lavoro per un cliente che ci aveva chiesto di sviluppare un iniettore misto diesel-idrogeno, finito sul alcuni mezzi pesanti. Siamo arrivati a un prototipo fatto con materiali particolari, idonei all’idrogeno che richiede alti standard qualitativi e di sicurezza. Al momento sono in corso le prove sul campo: aspettiamo i risultati e poi potremo passare alla produzione di serie”.

A parlare è stato il responsabile delle vendite e del marketing Luca Milani, con questi che ha sottolineato che quello dell’idrogeno è un settore nel quale l’azienda si sente di poter scommettere. Si tratterebbe dunque di un grande investimento, il che è indubbiamente rischioso di questi tempi, ma la mobilità a idrogeno, soprattutto per i mezzi pesanti può essere il futuro.

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